[ Dato che questo è un intero libro, lasciate me che vi dia un'idea della sua
. Quando lo aprite (e guardate da dietro) esso ha la seguente vista: nella metà sinistra, che va verso la
del libro, nella sua parte inferiore, si vede la mappa del mondo con i continenti, intorno al quale c'è un piccolo anello sull'Equatore (come al Saturno), dal quale da qualche parte nella parte inferiore esce una striscia che si allarga continuamente raggiungendo 2-3 cm. al posto della piega della copertina, ma successivamente nella parte anteriore (e inferiore) della copertina questa striscia si allarga maggiormente raggiungendo sull'orlo destro una larghezza di circa 10 cm.; in questa striscia già si vede folla umana (alla qualche manifestazione) su fondo grigio, che sta portando cartelli con tre lettere maiuscole, su ciascuna delle quali, partendo dall'estremità destra (e frontale) più larga, si legge quanto segue: "DDD", "EES", "ASZ", "IEI", "AQC", "ONN" (forse anche "PSC" e "CRD"); lo sfondo della copertina è neutro (diciamo azzurro), e nella parte destra (davanti) c'è abbastanza spazio: sopra -- per il titolo e l'autore, e sotto (sotto la striscia) -- per la casa editrice (e quant'altro possa essere necessario). ]
CONTENUTO/*
PREFAZIONE
Il libro proposto è una raccolta di articoli di un genere chiamato, secondo la definizione dell'autore, "
politistica", che comprende tutto ciò che si può dire sulla politica sociale -- un'indagine teoretica o scientifica, un materiale documentario, una satira, un opuscolo, qualche narrativa, ecc., o qualsiasi tipo di miscela di quanto menzionato, tanto quanto la vita stessa è, in generale, una miscela di qualsiasi cosa, buona e cattiva. Definire è delimitare, come sanno alcuni, e questa è l'etimologia della parola (che significa renderlo finito, stabilire dei limiti) e, in questo senso, un genero di scrittura non strettamente definito non dovrebbe perdere, ma al contrario può aumentare l'interesse del lettore in modo simile a come una buona miscela di caffè, ad esempio, ha un gusto migliore di qualsiasi dei tipi usati.
I Manifesti presentati nel libro sono troppo seri per essere letti a letto la sera, ma anche troppo paradossali per essere presi sul serio dal lettore. Ma cosa sono i paradossi se non qualcosa che si trova al di fuori della nostra conoscenza e parallelo ad essa, perché questa parola viene direttamente dal greco παραδοξοσ, che significa qualcosa di incredibile, contraddittorio con nozioni ben accettate (di solito perché la nostra conoscenza non è sufficiente a comprenderle), e che è costruita da παρα + δοξα dove il primo significa "intorno" e il secondo è tesi, affermazione. Essi sono come parodie del Manifesto marxiano (a giudicare dall'inizio di ciascuno di essi), ma questa è solo una piccola somiglianza formale, e nel loro nucleo essi sono piuttosto parodie di
tutti i partiti democratici, cioè del sistema (multi-) partitico, e quindi criticano, rispettivamente, la politica e i politici generalmente, la democrazia, e anche la semplicità e la volgarità del popolo (che in latino è inevitabilmente volgare). Da un lato essi sono molto logiche, se uno li legge attentamente, ma dall'altro essi sono proprio utopie. Allo stesso tempo, però, alcuni materiali sono altamente ironici e istruttivi per chi è capace di trovare piacere nelle cose interessanti dal cosiddetto punto di vista
speculativo, cioè come conoscenza in sé, e non perché essa è utile nella loro quotidianità.
I Manifesti si possono prendere per una specie di fantascienza politica (in cui c'è più scienza e logica e meno finzione come di solito si accetta), o come un trattato popolare sulla democrazia (qualcosa che non è affatto superfluo in paesi con insufficiente esperienza nell'area), o semplicemente come pamphlets politici (perché qui è conservato l'elemento principale del modo di parlare di un politico, vale a dire: parlare solo
pro per la sua parte e
contro quella opposta). Ad alcuni di essi ci sono degli Aggiunti dove è schematizzato il modello matematico dell'idea proposta, che sono molto seri, ma essi possono essere saltati, se li trovate difficile da leggere. Altri sono davvero comici, ma questo non li rende del tutto inapplicabili, se si applicherà un approccio ragionevole. L'idea generale di collegamento è che ciascuno di essi propone un modello
ideale (in un dato aspetto) di democrazia, che è
migliore di ciascuna delle forme democratiche esistenti, ciò che, da parte sua, dà diritto ad alcuni dei lettori di nominare il libro anti-democratico (solo che l'"anti" qui è legato alle nostre nozioni ingenue ed euforiche sulle forme democratiche contemporanee, e non all'idea stessa di democrazia). Ad ogni modo, i Manifesti sembrano interessanti, o almeno lo erano per l'autore mentre egli li scriveva, quindi egli spera che si trovino anche dei lettori che condividano il suo punto di vista.
Alcuni dicono che nell'antica Grecia ci fosse un certo Esiodo, che ha diviso le persone in tre categorie secondo la loro capacità di pensare, precisamente: a) quelli che pensano da soli, b) quelli che pensano come gli altri, e c) quelli che non pensano affatto. L'ultima categoria ha il grande vantaggio di essere i più felici di tutti noi (fatto noto da tempi antichissimi, precedenti a quelli biblici, e che si rifletteva nella parabola di Adamo e la mela), quindi lasciateli andare e guardare il nuovo video film d'azione e diventare ancora più felice. La prima categoria è in numero molto limitato ed essi sono talmente presi dai loro pensieri che non hanno, né il tempo, né la voglia di leggere quello che gli altri hanno scritto, quindi lasciamoli soli. Questo libro ha lo scopo di aiutare quelli del gruppo medio a convincerli che non c'è niente di male se essi provano, qualche volta, a pensare pochino al fenomeno della democrazia.
Sperando che il lettore troverà, tuttavia, qualcosa di valido e non maledirà l'autore per il tempo sprecato, ma, al contrario, leggerà i Manifesti con gusto e semplicemente per divertimento, quest'ultimo lascia il primo da solo con questa politica miscela.
1996 - 2000, 2007, Sofia, Bulgarien, Chris MYRSKI
MANIFESTO DEL DDD MOVIMENTO
(Dittatura Democratica Deliberata/*)
[ * La nuova parola qui è "deliberato", che non sta molto bene, ma in bulgaro (slavo) "movimento" inizia con 'd', quindi io ho deciso di tradurlo in questo modo. ]
1. La storia di tutte le società, ormai da 25 secoli, è una storia di
cambiamento della democrazia con la dittatura, e viceversa! Anche nell'Antica Grecia ci furono incessanti alternanze di periodi (di circa una decina d'anni) di qualche tipo di democrazia (ma non per gli schiavi e le donne, ovviamente) con altri periodi di tirannia (chiamata così perché i loro dittatori erano semplicemente detti tiranni). Un cambiamento simile avvenne nell'antica Roma quando i tempi del governo democratico furono sostituiti dalla monarchia assoluta. Dopo la rovina dell'impero Romano sono emersi alcune monarchie feudali, che per più di dieci secoli hanno causato una
stagnazione così stabile (ferma e imperturbabile come la morte stessa), che, trascorso quel tempo, hanno dato al mondo intero un terreno solido per chiama le nuove tendenze "Rinascimento" (cioè rinascita o resurrezione). E, naturalmente, il Rinascimento inizia con la limitazione dell'autorità dei dittatori assoluti (non importa fossero essi la Chiesa o qualche monarca), perché "troppo bene non è bene". Successivamente in alcuni paesi il Monarca rimase dittatore, ma il suo potere fu limitato fino a un certo punto, e in altri egli fu scartato, ma al suo posto fu istituito un Presidente (cioè un uomo che
presiede a tutti gli altri persone, uomo di altissima autorità di nuovo) perché "la Natura evita i luoghi vuoti", e senza una specie di dittatore non si può andare! Ad ogni modo, questo processo di cambiamento perpetuo della dittatura con la democrazia e v.v. è
del tutto naturale e inevitabile, e qui è il luogo di notare due punti importanti, precisamente:
a) entrambe, la democrazia e la dittatura,
hanno i loro
vantaggi e svantaggi;
b) la perfezione è nel processo stesso di cambiamento di una forma di governo con l'altra.
La democrazia, come è noto, ha il vantaggio di dare uguali opportunità ad ogni uomo comune di esprimere i propri pensieri su tutti i problemi sociali che lo turbano. Ma essa ha
lo stesso svantaggio! Perché nessuno può darci la garanzia che tutti
sappiano esattamente cosa è nel loro interesse, né che l'opinione giusta sia quella della maggioranza, o tanto meno che questa opinione sia anche nell'interesse della minoranza. Da un altro punto di vista, però, i grandi intelletti, tanto quanto i grandi sempliciotti, sono
solo minoranza e non c'è alcuna garanzia che la soppressione (anche in modo democratico) dell'opinione della minoranza sia trionfo sulla semplicità e non sulla ragione, questo è una cosa che deve non essere mai dimenticata! Per dirlo in un'altra forma, ammesso che sia vero che "errare humanum est" (e raramente lo si contesterebbe), allora la democrazia dà a ciascuno il diritto di fare liberamente e senza limiti
suoi propri errori, ciò che in molti casi porta a un'escalation di errori, invece che alla loro diminuzione. Ma è vero però che in questo modo, per motivi meramente psicologici, "vedendo una pagliuzza nell'occhio del fratello", come dice il proverbio, si ha la possibilità di vedere anche i
propri errori, riflettendo quelli degli altri (che di solito si rilevano molto simili). In breve, il principale vantaggio della democrazia risiede nella libertà di esprimersi, che aiuta nei casi di trovare
nuove strade, o di produrre idee, ed è per questo che essa è nota per essere la
forma di governo più adattiva, se c'è bisogno di cambia le cose e si rivolge ad alcune nuove condizioni, o, per dirlo in un linguaggio tecnico, essa ha il
feedback (la retroazione) più potente dalla popolazione (l'oggetto del controllo) al "congegno" di controllo.
La dittatura, a sua volta, trasforma tutti gli svantaggi della democrazia in suoi vantaggi e
viceversa. La limitazione della libertà porta alla limitazione della semplicità umana o della stupidità, se il dittatore è una persona intelligente e riflessiva, ma all'oppressione del pensiero e del progresso, se il dittatore non è tale (come accade spesso). Oppure, se noi guardiamo alla cosa da un altro punto di vista, la dittatura
sopprime la naturale
tendenza del popolo
a peccare (insieme alla soppressione della libertà), ma permette al suo posto la crescita di alcuni specifici "peccati" (caratteristici delle dittatori, di solito), come la crudeltà o l'umiliazione, per esempio. In questo modo, però, se il dittatore è forte e intransigente, o, come si dice spesso, ha "un pugno di ferro", allora la dittatura è
il modo migliore per raggiungere l'obiettivo che lo ha portato al potere, cosa significa che essa è
il governo più efficace.
Quindi, noi siamo costretti a giungere alla conclusione che la verità è da qualche parte nel mezzo, cioè nel compromesso. Fino ad oggi sono state trovate molte soluzioni di compromesso in tempi e paesi diversi, come ad esempio: Monarchia Parlamentare, Parlamento a due Camere, Repubblica Presidenziale, e Centralismo Democratico. Ma tutti questi tentativi sono stati fatti solo nello spazio, e
non nel tempo! E per quanto anche l'intera umanità non sia uguale al Dio stesso, e ogni singolo uomo sia troppo debole, nessuno è ancora riuscito a legare questi due poli in un unico e medesimo intervallo di tempo, ed è per questo che i popoli in tutti i tempi hanno continuamente
riverberato tra queste due forme antagoniste di governo, fornendo, in un certo senso, solo un'
illusione di un punto intermedio, se si prende in un lungo intervallo di tempo! Noi del Movimento per
Dittatura Democratica Deliberata (DDD) semplicemente diamo per scontata questa dinamica nel tempo e, invece di respingerla, la confermiamo, perché non importa affatto che la gente la approva o no, ed è anche noto che la vita nel nostro Universo si basa sulla ripetizione ciclica (con inclusione di nuovi elementi). Senza ciclo non c'è, e non può esserci, evoluzione stabile, e questa è la pietra angolare del nostro Movimento!
2. Prima di chiarire, però, qual è il nostro obiettivo concreto,
idealizziamo il problema, cercando di trarre il massimo profitto dalla scoperta delle caratteristiche migliori, sia della democrazia, sia della dittatura, che sono precisamente:
a) La democrazia ideale deve fornire possibilità di eseguire
un campione rappresentativo (se usiamo la terminologia della statistica) della popolazione, che deve convertire in forma di leggi le confuse e sempre mutevoli nozioni umane di bene e male, deve prendere decisioni su tutte le questioni principali (strategiche, non tattiche) nello sviluppo del Paese. La rappresentatività degli eletti deve garantire che il Parlamento esprima pienamente i desideri e i pensieri della popolazione, esattamente
dei cittadini medi, non dei migliori (o dei peggiori, rispettivamente).
Mai prima d'ora nella storia questo è stato attuato nel caso ideale, e forse più vicino alla verità, è stato il Parlamento nell'Antica Atene (se noi non contiamo gli schiavi e le donne per persone), dove sono state scelte 10 persone su ognuna delle 50 più grandi famiglie (i cosiddetti "demi") attraverso qualche lancio di dadi (o votando, ma scegliendo da un gruppo più ristretto di parenti e vicini ben noti). Al giorno d'oggi tutti i Membri di tutti i Parlamenti sono scelti come i migliori rappresentanti dei cittadini (anche se molto spesso, almeno nel nostro Paese, essi si rivelano solo persone con:
alta autostima, intelletto mediocre, ed emozioni primitive!). E qui noi diciamo che
tutte le caratteristiche dei Parlamentari (Deputati)
devono essere medi o mediocri
Tuttavia, questo non ha niente a che fare con il Governo, né con eventuali Commissioni al Parlamento, e la migliore rappresentatività può essere raggiunta solo utilizzando una
scelta casuale di diversi parametri (come: età, professione, livello di istruzione, stato civile, origine etnica, credenze religiose, ecc.), o semplicemente per qualche scelta casuale! Molto importante è anche il requisito che tutti i Parlamentari
non partecipino
alla presa di varie decisioni tattiche, o alla stesura di leggi (questo deve essere lasciato agli specialisti) --
solo al loro votazione! Altrimenti noi possiamo stare certi che ci sarà un "contradictio in adjecto" (una contraddizione nella definizione) dicendo che i Parlamentari sono rappresentanti dei cittadini, quando in realtà essi sono
non-rappresentativi "rappresentanti"! In periodi democratici, ovviamente, l'autorità superiore è il Parlamento, e non può esistere alcun Dittatore, quindi la figura di rango superiore è il Presidente del Parlamento.
b) La dittatura ideale deve soddisfare in modo diretto e incrollabile
gli obiettivi prefissati, negare tutte le altre opinioni che ostacolano il raggiungimento degli obiettivi, e punire severamente tutti che "mettono il bastone tra le sue ruote". Nel governo dittatoriale le decisioni tattiche per il movimento nella direzione precedentemente stabilita sono prevalentemente prese, e se lì non c'è un obiettivo ultimo, cioè se l'obiettivo più importante è semplicemente quello di vivere una vita interessante, allora il dittatore incontra seri problemi nella sua attività e potrebbe anche essere ritenuto ridondante. Questo, ovviamente, non ha (o deve aver avuto) nulla a che fare con
il modo in cui il dittatore stesso
sale al potere, o lascia il suo posto, e non ci sono problemi a far quello con qualche tipo di elezione, ma quando egli ha una volta preso in mano il volante dello stato, egli ha il diritto di destituire tutte le istituzioni democratiche.
c) Indiviso dalla discussione sulla democrazia ideale e sulla dittatura è
il ruolo dei partiti nella democrazia, come strumento principale per esprimere le opinioni (esattamente
parziali) delle diverse classi sociali e divisioni della popolazione, in riguardo a varie questioni strategiche o tattiche -- un ruolo di
iniziatori per alcune attività nell'interesse di quelle persone. Poiché ogni partito è, in un certo senso, un corpo individuale, esso deve avere interessi
propri, che non sempre sono uguali a quelli di quella parte della popolazione che esso pretende di rappresentare! Questo è così, non solo perché i partiti sono un livello intermedio tra la popolazione e il governo, ma è dovuto al fatto che i membri di tutti i partiti in un dato Paese di solito non sono più del 10 per cento della sua popolazione e la rimanente 90 percentuale non è rappresentato direttamente. Ancora di più, alle elezioni i rappresentanti vengono scelti
solamente tra coloro che hanno dichiarato le loro candidature, non tra tutta la popolazione, e non c'è nessuna garanzia che essi esprimano meglio gli interessi degli elettori, né che la situazione sarà la stessa durante tutto il periodo obbligatorio.
In questo modo
tutti i Parlamenti tradizionali esprimono solo i
desideri dei partiti, non di tutto il popolo! Ciò che è importante in un governo democratico è proprio il ruolo degli iniziatori, la possibilità di discussioni dirette tra i rappresentanti dei partiti in un unico luogo (perché il loro numero è abbastanza piccolo per potersi ascoltare a vicenda), i desideri personali dei membri del partito di esprimersi meglio, ecc, ma ... il loro luogo
non è nel Parlamento (che deve essere un campione rappresentativo della popolazione) e, quindi, l'unico modo per salvare i partiti è quello di metterli
a parte in un istituto simile chiamato
Partimento o "Casa dei Partiti", che deve servire anche da serbatoio per l'elezione delle autorità locali e dei giudici nei tribunali, ma tale organizzazione deve essere
subordinata al Parlamento.
3. Il problema di
unire nel tempo la democrazia ideale con la dittatura ideale sarà risolto semplicemente dalla
loro alternanza per, diciamo, quattro anni, e al massimo due mandati! E ora resta da chiarire
come il Parlamento e il Dittatore, rispettivamente, debbano essere scelti con buona garanzia che essi si cambieranno sempre l'un l'altro, e come avverrà la nomina delle altre autorità. Noi proponiamo quanto segue:
a) Il Parlamento democratico deve essere eletto dall'attuale Dittatore durante il periodo della dittatura! Non ci sono problemi per farlo perché
non c'è affatto
bisogno di elezioni libere -- tutto sarà fatto su computer secondo criteri precedentemente stabiliti e in una sequenza della loro applicazione rigorosamente fissata, in modo che ci sarà sempre la possibilità di verificare se essi sono soddisfatti o no (anche se sarà impossibile dimostrare che la scelta è stata
davvero casuale, perché, francamente, quando noi diciamo che qualcosa è casuale questo può servire solo a dimostrare che la nostra conoscenza del processo è limitata). La cosa importante è notare che questa scelta casuale multi-parametrica del Parlamento non solo garantisce la rappresentatività delle persone scelte, ma permette anche la possibilità di
seguire l'attuale orientamento politico della popolazione, una caratteristica che
nessun altro Parlamento convenzionale posso fornire, e dopo qualche tempo (ma spesso prima che il suo mandato sia scaduto) si scopre che esso è significativamente in disaccordo con le attuali opinioni politiche dell'elettorato, ciò che è spiegabile con il fatto che la popolazione cambia facilmente l'opinione, mentre tutti i membri del partito, guidati dal loro propri interessi e ambizioni, fanno di solito qualche ritardo in questo processo. Nel nostro Parlamento scelto a caso non potrebbe esserci inerzia perché, se noi consideriamo che solo il 10 per cento della popolazione è iscritto a uno qualsiasi dei partiti politici, allora la situazione nel Parlamento sarà esattamente
la stessa e, quindi, i suoi membri non hanno alcun obbligo morale di attenersi ai principi del partito, della coalizione, o del sindacato prescelto, cioè questo sarà un
Parlamento veramente libero e obiettivo!
Noi dobbiamo notare qui che è nell'interesse del Dittatore lasciare la scena politica per la democrazia quando il suo mandato giunge al termine perché in tempi di intervento mondiale di tutti i mezzi di informazione anche dallo spazio è molto difficile nascondere un fatto evidente di scadenza del termine di regnare, stabilito una volta per sempre. E non dimentichiamo poi il puro momento psicologico, che il Dittatore, di solito, impone il suo potere non perché egli sia cattivo, malvagio, o vizioso, ma perché
egli è sicuro di fare del suo meglio nell'interesse di molte persone; ecco perché egli ha sempre i suoi veri seguaci, e, quindi, c'è un solo modo per essere (possibilmente) eletto di nuovo dopo il periodo democratico -- se egli è riuscito a mostrarsi al meglio durante la dittatura!
b) Il Dittatore deve essere scelto dal Parlamento democratico alla fine del periodo democratico! Ciò va fatto con votazione indiretta in Parlamento, utilizzando le proposte del Partimento e di altri eventuali organi, dove l'esatta procedura, naturalmente, deve essere stabilita rigorosamente, e possono esserci più tornate (è possibile anche accettare una votazione diretta, ma tenendo conto che il nostro Parlamento è una selezione rappresentativa della popolazione, questa sarebbe solo una difficoltà costosa e non motivata). Dopo che il Dittatore ha preso il potere, tuttavia, egli di solito liquida il Parlamento e il Partimento come istituzioni ridondanti, perché più di una visione distoglie dal raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma egli può mantenere sue proprie strutture basate su (parte di) sopra indicate per aiutarlo.
Il Parlamento non ha modo di rimanere più a lungo, e quindi di essere un ostacolo per dare il potere al Dittatore in carica, perché esistono, analogamente, la Costituzione e tutti i media per renderlo impossibile, ma c'è anche un punto psicologico, che ogni Deputato è semplicemente un cittadino
mediocre ed è solo suo dovere servire come Deputato (qualcosa come il servizio militare obbligatorio, per esempio), e noi proponiamo persino una certa procedura per rifiutare da accettare questo dovere, se uno desiderare di non farlo, ed eleggere invece il prossimo, sempre tramite programma per computer. Sarebbe meglio immaginare che i Parlamentari siano come il pubblico in un teatro, ma di un tipo speciale, e invece di mostrare a loro spettacoli si mostrano leggi noiose per dare un'opinione -- essi non governano (c'è il Governo per fare questo), essi non giudicano (questo si fa nei Tribunali), e essi non fanno carriera politica (ci sono partiti politici per quell'attività) -- essi semplicemente esprimono il santo "vox popoli" sulle nozioni correnti del bene e del male.
c) Le altre autorità devono essere elette dalle condizioni del semi-periodo attuale (di democrazia o dittatura) in un modo che è caratteristico di quel semi-periodo, ma la procedura esatta deve essere fissata nella legge. In termini generali, comunque, in tempi di dittatura tutte le decisioni devono essere prese solo dal Dittatore e egli deve assumersene l'intera responsabilità, precisamente: deve nomina personalmente l'organo di governo, approva le autorità locali e i giudici (con la eccezione della Corte Costituzionale che deve essere eletta dalle autorità legali), invia e destituisce gli ambasciatori e i consoli, e se egli userà qualche istituzione democratica per aiutarlo, o simpatizzerà con qualche partito politico o no, o se pagherà soldi a diversi, nazionali o stranieri, consultori scientifici, o deciderà tutto da solo -- questi sono affari suoi.
Analogamente, durante il periodo democratico il Parlamento è l'istituzione che sceglie il Partimento, approva l'organo di governo, convoca le elezioni degli enti locali e dei giudici, su proposta dei partiti politici, e nomina tutti gli ambasciatori. In relazione al Partimento dobbiamo chiarire meglio il punto, perché il Parlamento non tiene nuove elezioni ma stabilisce solo
le quote per i diversi partiti basati sul
proprio orientamento politico, mentre gli esatti membri del partito sono scelti da ciascun partito a modo suo. Per quanto che tutti i Parlamentari costituiscono un campione realmente rappresentativo della popolazione, le quote possono essere stabilite in questo modo, che è una semplificazione importante nella procedura di voto, almeno mille volte meno costosa, veloce, operativa, e può essere tenuta una volta all'anno (o anche più spesso, se necessario), fornendo così la possibilità di seguire agevolmente l'attuale orientamento politico della popolazione anche nel Partimento, rendendo così del tutto ridondanti manifestazioni politiche pubbliche e scioperi.
d) Il prolungamento del mandato per la seconda volta (al massimo) deve essere fatto da qualche altra parte ma non dalla stessa di cui si parla. In questo spirito, se il Parlamento debba restare per un altro mandato dipende dal voto nel Partimento al termine del semi-periodo democratico, quando i membri dei partiti devono comunque decidere se prolungare la democrazia o avanzare proposte per il prossimo Dittatore. Durante la dittatura analoga decisione deve essere presa dal vecchio Parlamento, appositamente riunito dopo l'aggiunta di nuovi Parlamentari, se necessario; o dall'attuale Parlamento, perché il Dittatore avrebbe potuto salvare quello vecchio; oppure, con la stessa procedura informatica, deve essere scelto il nuovo Parlamento aiutante.
Come una sorta di eccezione alla regola dei due mandati possiamo proporre la possibilità di
auto cessazione, permanente o temporanea (dove l'ultimo significa conservazione del controllo superiore) del semi-periodo obbligatorio (di democrazia o dittatura). Questo può essere significativo in tempi di guerra, per esempio, quando il Parlamento, rifiutando il proprio mandato, può eleggere il vecchio o un nuovo Dittatore, o in tempi di sviluppo stabile, quando semplicemente non c'è bisogno di un Dittatore e lui decide di lasciare la decisione al Parlamento (e, se lui mantiene il suo posto, questa sarà una sorta di equivalente della Repubblica Presidenziale, ma con Presidente "reale", non con persona munita di poteri formali e limitati). In questo modo i mandati per ciascuno dei due tipi polari di potere risultano variare da zero a due.
4. In conclusione, facciamo alcune osservazioni che descrivono più chiaramente il ruolo e il posto del nostro Movimento per DDD, vale a dire:
a) Durante il semi-periodo democratico
esisteranno anche
quattro poteri e essi sono: potere di
approvazione e potere supremo -- del Parlamento (e personalmente del suo Presidente, ma lui non è un dittatore, perché facilmente può essere sostituito da un altro Deputato); di
iniziativa e legge-creativo -- del Partimento; esecutivo -- del Governo (organo ministeriale), ed anche degli enti locali; e giudiziario -- dei Tribunali. In altre parole, spostando tutti i partiti fuori dal Parlamento si arriva alla
divisione del potere legislativo in legge-creativo (nel Partimento),
e (legge-) approvatorio (nel Parlamento), ma questa è
evoluzione naturale e specializzazione, e, ovviamente, è meglio che la stima (la decisione) sia fatta da una parte disinteressata (dal punto di vista della carriera politica) e non collegata al gruppo creativo (questo è qualcosa di simile allo sdoppiamento delle attività nei Tribunali), ciò che, inevitabilmente, porterà a una minore parzialità ed a una maggiore obiettività nella legislatura. Sebbene sia assurdo immaginare qualsiasi tipo di competizione (qui "competizione" per migliori leggi), in cui i competitori fanno anche la giuria, tuttavia questa buffa situazione
esiste in tutti i Parlamenti convenzionali?! Ora sulla competenza legale (cioè l'
incompetenza) del Parlamento scelto a caso -- beh, questa questione si trova anche davanti a ciascuno dei soliti Parlamenti, e si risolve con l'assunzione di consulenti competenti (varie Commissioni al Parlamento e altre istituzioni), i cui compito è quello di verificare la fondatezza delle nuove leggi e la loro congruenza con gli obiettivi prefissati.
b) La transizione al DDD potrebbe essere effettuata da una qualsiasi delle forme esistenti di democrazia, o anche dal governo dittatoriale, perché l'elezione computerizzata del nuovo Parlamento può essere effettuata da un qualche tipo di Dittatore (Presidente o Monarca), tanto quanto da alcuni Parlamenti, e l'elezione del nuovo Dittatore può avvenire indirettamente in Parlamento, o mediante votazione pubblica diretta. Vale a dire che l'inizio di questa nuova forma di governo sociale può essere stabilito con il semi-periodo democratico, o con quello dittatoriale, anche se è più naturale se si inizia con il semi-periodo democratico, perché le necessarie istituzioni democratiche è meglio creare fin dall'inizio, come più tediose e lenti da costruire, quando l'istituzione dittatoriale potrà costruire nuove strutture, oppure utilizzare in parte quelle esistenti. Ancor di più, le strutture necessarie di Governo (con esclusione del Partimento) sono ben note nel mondo e quasi pronte per essere inserite come elementi della forma del DDD, e le novità da fare sono praticamente poche, anche se di valore cardinale! L'unico passo necessario è stabilire una nuova Legge Elettorale e poi far conoscere alla popolazione gli scopi e i compiti del nostro Movimento, perché ogni nuova invenzione sociale viene dapprima respinta istintivamente, e permettetemi a questo proposito di ricordarvi il semplice fatto che la democrazia nell'Antica Grecia non è stata iniziata dal grande pubblico, ma sono stati necessari gli sforzi di molte persone (e anche di dittatori) prima che essa potesse essere accettata in tutto il mondo al giorno d'oggi.
Il Movimento per la Dittatura Democratica Deliberata
non ha precedenti nella storia umana, anche se esso non arriva a un posto vuoto ma è risultato di un'evoluzione naturale nel dominio del governo sociale. Noi affermiamo qualcosa di più, e ciò è che la
Dittatura Democratica è inevitabile e, quindi, è molto meglio effettuare una transizione pianificata piuttosto che caotica, che avrà allora un prezzo sociale maggiore. Il futuro di ogni governo ragionevole, sia di dittatura che di democrazia, in tutte le loro varianti, converge in una sola e unica forma -- quella della
Dittatura Democratica Deliberata!
Noi non lottiamo per partecipare al Governo ma per il
miglioramento del Governo stesso!
Noi non siamo un partito ma un
movimento per creazione di partiti migliori!
Sostenete noi e il nostro Movimento per Dittatura Democratica Deliberata!
AGGIUNTA AL DDD
1. Semplice scelta casuale del Parlamento
Per fare una semplice scelta casuale tra circa 6 mln. elettorato nel nostro Paese (Bulgaria) i problemi consistono principalmente nella costruzione di un elenco ordinato delle persone, e nelle garanzie per l'impossibilità di falsificare i risultati elettorali. Qui noi proponiamo due varianti, precisamente:
a) Utilizzando una lista elettorale comune. Tutte le liste elettorali per regione devono essere rilasciate e lasciate alla visione di tutti i residenti secondo la normativa vigente, dopodiché devono essere inviate alla Commissione Elettorale Centrale (CEC), dove devono essere riunite in una comune, secondo un certo ordinamento delle regioni. Successivamente ogni elettore riceve un nuovo numero d'ordine e durante un mese (o due) possono essere apportate correzioni aggiungendo alla fine o graffiando con l'abbandono di un posto vuoto nell'elenco. Tale elenco comune viene inviato a tutte le istanze o privati interessati quando richiesto (come file, non stampato, data la sua presumibile lunghezza di circa 500 MB). Successivamente, nel giorno prestabilito, si terranno le elezioni pubbliche per scegliere a caso il necessario numero di Membri del Parlamento (Parlamentari) -- diciamo 200, per il nostro Paese -- più una riserva del 10 per cento. In un breve periodo di tempo va verificato se ognuno dei prescelti risponde a tutti i requisiti per l'elezione (che non sono tanti e sono del tipo: se lui /lei non è stato graffiato, se è ancora vivo, di età adeguata, non carcerato, ecc.), e se qualcuno deve essere scartato allora lui /lei viene sostituito con uno di riserva. Se la riserva è esaurita, o successivamente si presenta l'esigenza di scegliere più Parlamentari, si applica la stessa procedura sulla stessa banca dati.
Resta ancora da spiegare l'esatta procedura per la scelta casuale semplice, e essa può essere la seguente:
in sette sfere (poiché il numero totale di elettori è un numero di 7 cifre) devono essere messi tre (per esempio) gruppi di cifre da zero a nove compreso (è bene avere tra le 20 e le 40 palline con cifre per renderlo adatto all'uso delle sfere esistenti del lotto /toto), e
tutte le cifre del numero devono essere scelte
contemporaneamente, dove i numeri che superano il massimo numero di elettori deve essere scartati sul posto. Questo garantirà l'impossibilità di falsificare la scelta, e, con una buona organizzazione, non ci saranno problemi da annunciare le esatte persone scelte con i loro nomi dopo alcuni minuti.
b) Utilizzando il Codice di Identificazione del Cittadino (CIC) per il Paese in questione. Poiché il numero CIC (chiamato EGN in Bulgaria) è unico non è necessario produrre altre liste primarie regionali di elettori, ma con questo ordinamento ci saranno, ovviamente, molti "buchi" nella lista, cosa che comporterà la necessità di possibilmente il doppio dei numeri scelti, ma questo non è di primaria importanza. La procedura di scelta è la stessa, cioè le cifre del CIC devono essere scelte in diverse sfere contemporaneamente. Il nostro CIC è un numero di 10 cifre, come segue: due cifre per l'anno, due per il mese, e due per il giorno di nascita, e poi altre quattro cifre dove l'ultima non è significativa essendo usata come cifra di controllo (in modulo 11). Allo stesso modo, il numero CIC può essere momentaneamente correlato alla persona prescelta.
Lo svantaggio comune della scelta casuale semplice è il fatto che, secondo la legge dei grandi numeri (nella teoria probabilistica), è possibile che il gruppo di persone scelto non abbia una buona rappresentatività, ad es. se i Rom (zingari) nel nostro Paese sono, diciamo, il 20 per cento, è molto probabile che essi saranno in un Parlamento il 24, e in un altro il 17 per cento. È anche buono se c'è un limite di età non solo dal basso (sopra i 18 anni, da noi) ma anche dall'
alto (diciamo, 70 anni). Questo metodo è davvero semplice e facile da applicare, ma se si vuole un'esatta rappresentatività della scelta per diversi parametri, allora dovrebbe essere fornito un modo per la loro estrazione da ciascuno degli elettori, e per qualche metodo iterativo della stessa procedura di scelta, fino a raggiungere la percentuale esatta per ciascun gruppo, ed è ciò di cui parleremo nel metodo successivo.
2. Multi-parametrica scelta casuale del Parlamento
Qui la situazione è più complicata perché non possiamo permetterci ora la stravaganza di avere buchi nella lista (solo per qualche eccezione), e ad ogni elettore nella cartella comune devono essere allegati preventivamente dei campi per la marcatura dei valori dei parametri richiesti. Inoltre, ci deve essere un modo per fornire una certa astrazione dai nomi esatti della persona durante la scelta, utilizzando un po' di codificazione e rimescolamento nell'insieme generale. Cominciamo con alcune osservazioni preliminari.
L'insieme generale è provvisto di etichette
i per ogni gruppo G
i, e anche dei valori dei loro sottogruppi, che contrassegneremo con soprascritto
j. Noi lo mostreremo utilizzando un esempio vicino alla situazione reale, fornendo anche alcuni possibili valori in percentuale dell'insieme generale:
G
1 [età]: G
11 [<30 anni] -- 30%; G
12 [<40 anni] -- 23%; G
13 [<50 anni] -- 22%; G
14 [<70 anni] -- 25%;
G
2 [educazione]: G
21[< secondario] -- 20%; G
22[< terziario] -- 60%; G
23 [terziario e >] -- 20%;
G
3 [professione]: G
31[senza] -- 20%; G
32[umanit.] -- 15%; G
33 [tecn.] -- 20%; G
34 [commer.] -- 25%; G
35 [altra] -- 20%;
G
4 [origine etnica]: G
41[bulg.] -- 55%; G
42[zing.] -- 20%; G
43 [turco] -- 20%; G
44 [altra] -- 5%;
G
5 [religione]: G
51[crist.] -- 45%; G
52[non cred.] -- 40%; G
53 [altra] -- 15%;
G
6 [stato civile]: G
61[singolo] -- 20%; G
62[sposato] -- 55%; G
63 [divorz. /vedovo] -- 25%;
G
7 [classe sociale]: G
71[basso] -- 35%; G
72[medio] -- 50%; G
73 [alto] -- 15%;
G
8 [sesso]: G
81[maschio] -- 50%; G
82[femmina] -- 50%;
Lasciamo da parte la questione con i documenti necessari che confermano l'appartenenza a diversi sottogruppi e aggiungiamo solo che essi sono molto dinamici e in molti casi sono controversi, fino a quando non saranno trattati giudizialmente di conseguenza. Sulla base dell'insieme generale si devono fare stime esatte per le suddette percentuali approssimativi e essi devono essere arrotondate all'intero numero di percentuale (o alla metà, se devono essere 200 Parlamentari). Deve essere calcolata anche l'intersezione minima di tutti i possibili sottogruppi, che nel nostro esempio è: G
13*G
21*G
32*G
44* G
53*G
61*G
73*G
81 = 0.22*0.2*0.15*0.05* 0.15*0.2*0.15*0.5 = 0.0000007425, dove l'ultimo numero moltiplicato per 6,000,000 di elettori dà 4.46 e significa che in questo intersezione potrebbero esistere solo 4 persone. Ma esso non è poi così male, perché la probabilità di avere una persona reale con esattamente questa combinazione di sottogruppi è, in effetti, meno di un milionesimo (cioè questo potrebbe accadere solo una volta su milione di persone scelte), ma è comunque buono se il minimo intersezione comprende almeno un centinaio di persone per essere sicuri di trovare sempre una soluzione, e in questo senso è bene che le differenze nei sottogruppi non siano molto grandi. Altrimenti dovremo applicare una strategia per eliminare tali collisioni, e una possibilità è ripetere la scelta della persona con intersezione in gruppi meno di 0.00001 (se questo è possibile), o scartare la necessità di una stretta corrispondenza di qualche sottogruppo (altrimenti).
La procedura esatta va in cinque fasi:
a) Formazione dell'insieme generale. Ogni elettore ha la responsabilità di apportare le correzioni necessarie (con i documenti richiesti) nelle istituzioni autorizzate (Dipartimenti ai Governi locali o Commissioni elettorali locali) in, diciamo, 2 mesi, e se ciò non è stato fatto allora i vecchi valori sono accettati, o alcuni valori iniziali -- per coloro che votano per la prima volta. Ciascuno si assume solo il rischio per i parametri dati in modo errato, perché, terminato il passo d), viene eseguito un controllo rigoroso per ciascuno degli eletti, e se qualcosa è stato dato sbagliato alla scadenza stabilita, l'eletto viene semplicemente scartato e al suo posto un altro va scelto, partendo dal passo e) con i parametri di questo impropriamente scelto. I file così realizzati vengono raccolti da ciascuna delle istituzioni locali e inviati a CEC, dove vengono uniti in un unico file che chiameremo F
0. Da questo file si fa uno stralcio dei campi minimi obbligatori, correttamente codificati, e si produce il file F
1, che può essere copiato ad ogni istituzione (o persona) interessata. Questo file viene utilizzato per calcolare il numero esatto di persone in ciascun sottogruppo, come descritto sopra.
b) Formazione del file elettorale. Dal file F
1 in CEC vengono selezionati solo i campi con i parametri codificati e qualche numero unico per le persone (CIC) e copiati in un file intermedio F
2, che può essere copiato anche agli enti interessati. Questo file viene spostato in una stanza isolata appositamente scelta (o anche in un edificio separato), dove su un computer stand alone (non connesso a nessuna rete, cosa facile da controllare) viene eseguita una procedura di
rimescolamento dei record per semplice scambio di posti di due record scelti a caso. Questa procedura continua per tutto il tempo desiderato, viene osservata dai media e può essere interrotta quando si verificano contemporaneamente le seguenti cose: il tempo trascorso è di almeno un'ora, sono scambiati almeno la metà dei record in F
2, e le approvazioni da tre persone (su 10) con le loro password personali sono dati. In questo modo viene prodotto il file F
3, che viene copiato due o tre volte sui computer duplicatori presenti nella stanza, ma
non deve essere portato fuori da essa. Da questo file si selezionano solo i parametri per ogni record, ma
non il numero unico, e
nell'esatto ordine dei record, producendo così un file F
4, dove la corrispondenza tra il numero di ogni record e la persona corretta per la quale il record è stato fatto non può essere stabilita senza il file F
3. Come file elettorale si usa F
4, e tre copie di esso devono essere consegnate a coloro che procedono con i passi successivi, mentre questa stanza speciale deve essere chiusa e timbrata e custodita almeno fino alla fine delle elezioni.
c) Esecuzione della iniziale scelta casuale semplice. Questo viene fatto al computer per i record nel file F
4 utilizzando un generatore di numeri casuali (perché non c'è bisogno di procedure più complicate), producendo in questo modo un breve file F
5 contenente i record scelti da F
4, esteso con un campo per il numero di ordinamento dei record in F
4. Sulla base di F
5 viene stabilito il numero dei record personali (sebbene le persone rimangano anonime) in ciascun sottogruppo, che deve essere prossimo a quello richiesto, ma con due-tre record in più o in meno, rispetto alla stima esatta. Questo passo termina molto velocemente.
d) Adattamento iterativo dei parametri alle stime esatte. Il file F
5 viene adattato al numero esatto dei record per ogni sottogruppo procedendo in ordine prestabilito, ad esempio: tra i gruppi in ordine crescente della deviazione quadratica media per i sottogruppi (del gruppo), e tra i sottogruppi in ordine crescente dei numeri necessari (percentuale o numero di Parlamentari). Qui sono possibili tre casi, precisamente:
i) non c'è bisogno di correzione -- passare al (sotto-) gruppo successivo;
ii) il numero di record è inferiore a quello necessario -- prendere da quei sottogruppi del gruppo in cui sono presenti più i record, a partire dal sottogruppo con il surplus maggiore;
iii) ci sono più record del necessario -- dare a quei sottogruppi in cui ci sono meno i record, a partire dal sottogruppo con il più grande deficit.
Il cambio dei record in F
5 si fa con i record di F
4, dove tutti gli altri parametri rimangono gli stessi del record (persona) che esce, e solo per il dato gruppo il valore del dato sottogruppo deve essere quello nuovo. Nel fare ciò è bene in tutti questi casi fare intersezioni consecutive di tutti i sottogruppi in F
4 per garantire che la scelta casuale sia fatta solo per quei numeri in cui è giustificata (non cercare intersezioni inesistenti, o tali dove solo una coppia dei record sono possibili). Questo passo può continuare per ore (o più), ma che non ha importanza e dipende dalla velocità di elaborazione del computer utilizzato. Se non arriviamo mai all'insieme vuoto (cosa praticamente impossibile, come si diceva all'inizio), il compito ha sempre una soluzione. I numeri dei record scelti in F
5 devono essere correlati alle persone reali nella stanza speciale dove è custodito il file F
3 semplicemente leggendo i corrispondenti ai numeri sequenziali in F
4 i record da F
3, e, se necessario, i record vengono estesi con alcuni altri dati da F
1 (dove il CIC è utilizzato per l'accesso). Questo termina la elezione, ma poiché è molto probabile che alcune persone abbiano fornito parametri errati e debbano essere scartate e nuove persone scelte, o in seguito potrebbe essere necessario sostituire alcuni Parlamentari con nuovi, quindi l'ultimo passo deve anche essere eseguito.
e) Sostituzione di una persona con un'altra scelta a caso ma con gli stessi valori di parametri. Qui non esiste nulla di difficile nel fare la scelta casuale di una persona dall'intersezione di tutti i sottogruppi di quella vecchia, e la procedura funziona in un solo passo. Questi sottogruppi nel nostro caso sono 12960, il che significa che non è facile mantenerli tutti, solo per aumentare la velocità in un caso (anche se i casi sono centinaia), ma questo non è necessario in un buon data base contemporaneo, perché i record vengono estratti molto velocemente. In generale, tale base non è molto diversa dalla base per tutti i veicoli in un Paese con una popolazione media (di circa 50 mln.).
Questa è l'intera procedura, a livello di idee sull'algoritmo, per la scelta casuale multi-parametrica, che assicura un'esatta rappresentatività dei Parlamentari scelti.
MANIFESTO DELL'EES
(Enigma dell'Elite Sfruttatrice/*)
[ * La nuova parola qui è "sfruttamento" che in bulgaro è 'ekspluatacia', quindi le iniziali erano EEE. ]
La storia di tutte le società è una storia di
perfezionamento dello sfruttamento, o di cambiamento di una forma di sfruttamento con un'altra, migliore della prima. E "migliore" qui significa che esso corrisponde più esattamente alle nuove condizioni economiche, sociali e politiche della società. Ai primi albori della civiltà umana il metodo tribale di sfruttamento nelle famiglie numerose è stato cambiato con la schiavitù, perché questa si è rivelata essenziale nella lotta per la sopravvivenza tra stati diversi, e quelli di essi, dove non c'erano schiavi, sono cadute come facili prede nelle mani dei paesi più forti e meglio organizzati. Senza l'ordine della schiavitù non ci sarebbe stata l'antica Grecia, cioè non sarebbe stato un grande Paese, avendo dato un potente impulso allo sviluppo di tutte le arti, scienze e produzione di merci in quel tempo, ma sarebbe stato invece qualcosa di "Eschimolandia". Gli schiavi venivano nutriti e vestiti e, sotto un detentore di schiavi competente, anche per loro era preferibile essere schiavi in un Paese grande e prospero, piuttosto che cittadini liberi in una tribù arretrata.
Con l'evoluzione dell'economia, tuttavia, divenne possibile cambiare questa forma di sfruttamento con una nuova e migliore, con la forma feudale, dove le persone non portavano ancora catene e potevano spostarsi liberamente tra i confini del Paese, ma ... se essi avevano cosa da mangiare, solo che il "cibo" in quei tempi proveniva principalmente dalla terra, tanto che essi erano costretti a dichiararsi vincolati ad essa. Contenti o no (perché gli uomini sono
sempre scontenti di ciò che hanno, ma grazie a questa caratteristica essi sono in grado di evolversi incessantemente) i servi hanno vissuto felici da molti secoli, dove la loro sventura è iniziata proprio allora, quando essi hanno percepito che potrebbe vivere ancora meglio. Ma essi se ne accorsero solo quando ciò è diventato possibile!
Successivamente è emerso il nuovo sfruttamento capitalistico dove solo la proprietà delimita la libertà dei cittadini, ma questa limitazione è fortemente necessaria per l'esistenza della società, perché
senza sfruttamento non c'è società! E non esiste una società perché le persone devono in qualche modo essere costrette a fare questo, ciò che è utile per
tutti gli altri nel Paese, e non solo a cercare i propri interessi. Ma anche se qualcuno lavora per se stesso si può ancora parlare di sfruttamento, solo allora di sfruttamento
individuale o di auto-sfruttamento, che però è il più difficile da raggiungere.
Dal punto di vista linguistico la parola "
exploitation" (sfruttamento) significa tirare fuori ("ex-") il tutto (il "ploi-") della persona, cioè "
tirare fuori l'anima" delle persone. Questo però non è
né buono né cattivo, questo
è inevitabile, perché l'uomo è una creatura abbastanza pigra da interrompere il suo far niente, se nessuno lo costringe in qualche modo a farlo! Ecco perché nello studio ci sono insegnanti (disprezzati) e studenti (annoiati), non perché questi ultimi non avrebbero potuto studiare molto bene da soli (ammesso che ci siano libri abbastanza buoni), ma perché essi non avrebbero fatto questo. Lo sfruttamento esiste nella produzione, nella famiglia, nel campo dell'educazione, nelle scienze e nelle arti, tra le persone e tra gli animali.
Se c'è qualcosa di brutto nello sfruttamento, questo è il
cattivo sfruttamento, cioè quello che è già diventato anacronistico e non corrisponde alle condizioni di vita! Ma anche in questo caso esso continua a rimanere sulla scena per molto tempo, come lo è diventato con l'ordine schiavistico in un grande Paese democratico come gli Stati Uniti in tempi relativamente nuovi, quando era necessario condurre una guerra civile e uccidere circa la metà di un milione di persone solo per dimostrare ciò, che è noto da molto tempo nel mondo civilizzato (e questo è immortalato nella Costituzione degli Stati Uniti, dove è letteralmente scritto che la schiavitù è vietata -- perché essa
è stata consentita). Lo sfruttamento debole e insufficiente molto spesso è peggiore di quello più forte, e la ragione principale del crollo del comunismo in ambito sociale è stato lo sfruttamento
insufficiente dopo gli anni 70 del XX secolo (quello che oggi viene chiamato cattiva
motivazione), che ha portato alla mancanza di interesse per un lavoro migliore o per produzione di beni offerti alla popolazione (perché esso non è caduto prima, quando la costrizione o la dittatura era più forte, ma proprio quando essa si è indebolita). I vantaggi del capitalismo rispetto alla società totalitaria
non stanno nell'assenza di sfruttamento, ma strettamente nella sua migliore corrispondenza con le condizioni produttive e sociali. E il sogno di chiunque sotto il capitalismo (o almeno dei milioni di disoccupati in tutto il mondo) non è quello di non essere sfruttato, ma di ritrovarsi un datore di lavoro che possa meglio di tutti "tirare fuori la sua anima", a condizione che lo paga bene.
Non ci illudiamo che se le nostre "catene" non si vedono essi non esistono! La tendenza principale nella società è quella di raggiungere un ancora migliore "
controllo remoto" delle masse, ma non di rifiutare il governo. Senza organizzazione, cioè senza
sfruttamento organizzato, la società sarebbe stata come una banda di lupi e questo è noto almeno dai tempi delle società primitive. Ma "conosciuto"
non significa ben utilizzato, perché finora tutti i metodi di
selezione degli sfruttatori sono stati solo opportunistici, cioè tali che si possono trovare sulla via della minor resistenza, ma senza alcuna base o decisione scientifica. In nessuna parte del mondo è stata raggiunta la giusta visione per
valutazione dell'enigma dell'abilità di sfruttamento, perché questa, davvero, è un'arte, che ha i suoi segreti e misteri! Solo noi, dell'
Enigma dell'Elite Sfruttatrice (EES), affrontiamo questo problema nel modo giusto, cercando di trovare una
scala di misurazione di quest'arte, sulla base della quale la questione della scelta di governatori o sfruttatori, qual è il problema principale delle elezioni democratiche (ma è utile anche per il governo centralizzato) può essere risolto. Affermando apertamente che
sfruttatore, suona benissimo, noi ci poniamo prima la domanda:
1. Perché la nostra democrazia non funziona?
E davvero, perché in una America, o in Francia, o in Germania, eccetera, la democrazia (più o meno) funziona, ma in una Bulgaria, o in Albania (o in Bangladesh, per non sentirci all'ultimo posto) essa non funziona? Ma non pensate che la nostra situazione sia così grave perché noi siamo un piccolo Paese, perché noi siamo volati via da un grande Paese (la grande e indistruttibile Unione Sovietica, che era subito crollata), e ci sono anche paesi più piccoli, come la Repubblica Ceca, l'Ungheria, ecc., che vivono comunque meglio di noi. Noi siamo, come amiamo dire, tante persone quante ce ne sono in Svizzera, solo che noi
non siamo la Svizzera. Ebbene, ci sono, ovviamente, risorse naturali, tradizioni sociali, integrità religiosa, ecc., ma queste sono cose che noi non siamo in grado di cambiare (o possiamo cambiarle, ma molto lentamente e difficile). Tuttavia, anche noi svolgiamo elezioni, come fanno nei loro paesi, solo che nel nostro Paese vengono eletti solo cattivi politici. In ogni caso, intervenire nella scelta è il modo più semplice per migliorare le cose o per compensare altri svantaggi, e per questo motivo guardiamo prima alle possibilità della scelta democratica. Bisogna, però, sottolineare che
a) La scelta democratica esistente non risolve il problema, cioè utilizzandola noi saremo ancora alla fine della lista! Questo è perché la popolazione semplicemente non può conoscere bene i suoi politici per fare una buona scelta, e non richiede da loro alcun dato o informazione normativa, qualche documento di qualificazione, in base al quale a fare la scelta. In nessun'altra area di attività le persone reagiscono in questo modo; ovunque si faccia domanda di lavoro lui (o lei) deve mostrare i documenti richiesti, solo che con le elezioni democratiche tali documenti non sono richiesti. E quando essi non sono richiesti, la scelta delle persone non può essere buona.
In questo modo, però, non diventa chiaro il motivo per cui in altri paesi la scelta risulta essere buona. Per semplificare il compito parliamo non di scelta dei politici ma di ... una
cesta di mele! Allora la nostra domanda iniziale può essere parafrasata così: in cosa la "cesta di mele" americana (American Apples, eh?) è migliore del nostra? In altre parole, com'è possibile che ogni volta che uno mette la mano nella cesta, ogni volta egli prende delle mele buone (nonostante che egli non può valutarli bene a priori)? Beh, in questo caso è chiaro che questo è possibile solo se
tutte le mele sono buone! Ciò sarebbe assolutamente vero anche per il "paniere" politico, se non ci fossero altre ragioni sociali o economiche, per ciò noi non affermiamo che tutti i nostri politici siano ancora "verdi", ma la verità è che in una data società democratica
tutti i partiti principali sono ugualmente in grado di governare il Paese -- cosa che essi anche fanno, alternandosi a seconda della scelta del popolo. Soltanto che
per il nostro Paese questa non è una scelta giusta, ed è per questo che l'EES propone una speciale scelta preparatoria del "paniere", in modo da avere lì principalmente "mele mature" e, quindi, facilitare la scelta alla gente. La nostra proposta sarà riportata di seguito, ma continuiamo ora con gli inconvenienti della democrazia, che si riflettono particolarmente negativamente su paesi come il nostro, affermando che
b) La visione occidentale sulla questione della democrazia non è utile per i paesi deboli, quindi essa non è utile per noi! Noi partiamo qui dalla tesi che la democrazia, dando alle nazioni più ampie libertà per il loro sviluppo, dà, in modo naturale, un vantaggio alle economie più potenti e alle nazioni più unite, e, intenzionalmente o meno, viola l'uguaglianza dei più forti e più deboli nazioni, perché è chiaro che a parità di condizioni in questo mondo vince il più forte! In altre parole, quando l'Occidente si oppone al livello di democratizzazione di qualche Paese, ciò è principalmente dovuto alla diminuzione della capacità dei paesi più forti di sfruttare quelli più deboli. Noi non diamo la colpa ai paesi più sviluppati (perché il loro atteggiamento è spiegabile e normale), noi semplicemente dichiariamo il fatto che lo sfruttamento esiste anche nei rapporti tra i stati, e il suo carattere non corrisponde bene agli interessi dei paesi più deboli.
L'unica salvezza per il più debole in questa situazione
è unirsi con altri più deboli per diventare più forte (o aggiungersi o annettersi al più forte). Questa è sicuramente la ragione principale per creare l'Unione Europea (per essere in grado di competere con successo con gli Stati Uniti d'America), e noi non rifiutiamo tali possibili strade. Ma insieme a questo noi potremmo vincere nella lotta sull'arena mondiale anche se avessimo un modo migliore per selezionare l'élite sfruttatrice, cosa che avrebbe potuto renderci più forti
con le nostre stesse forze. E in questo modo è possibile influenzare non solo l'élite dirigente ma anche le masse, perché
c) Il successo dello sfruttamento dipende sostanzialmente dagli sfruttati! Forse la differenza più importante tra noi e gli americani (o tedeschi, inglesi, ecc.) per quanto riguarda la psicologia delle persone è la loro superiore unità e organizzazione. E una nazione non può essere ben organizzata se non ha opinioni comuni sulle principali questioni del Paese, ma in un
mondo di sfruttamento di massa la visione principale è la convinzione della sua
necessità! È possibile che la nostra non comprensione di ciò possa essere spiegata con la nostra influenza comunista di lunga durata, ma il comunismo, alla fine, non viene dall'Est ma dall'Ovest, e in un'America, per esempio, esso era ben noto, anche se nessuno lì ha voluto che non esistessero persone ricche (cioè abolire lo sfruttamento dei poveri), ma piuttosto che essi stessi diventassero ricchi (ciò che li spinge a prendere parte attiva allo sfruttamento reciproco esistente nella società).
A proposito dei comunisti: non ci bisogna dare loro grande credito perché essi sono persone
perverse. Non che solo loro abbiano qualche colpa in questo, perché se il capitalismo di un secolo fa fosse stato quello che è oggi in Occidente, allora il comunismo o il fascismo sarebbero rimasti solo una teoria, cioè
i comunisti sono un prodotto della società o dello sfruttamento inadeguato sotto di essa. Ma essi sono perversi perché si chiamano con nomi strani, di cui una persona normale si vergognerebbe -- perché il russo "
tovarishch"-compagno deriva da "
tovar", che significa peso o merce, quindi questo saluto deve essere tradotto come ... portatore di carico o scaricatore! Simile è la situazione anche con il compagno occidentale (
camerade /
Kamerad), che esce dalla camera (o cella) del carcere, tanto che essi sono questa volta prigionieri (galeotti, o schiavi del lavoro). Ebbene, anche i bulgari
ora si sono rivelati perversi perché essi sono scappati dal bello saluto "
drugar", che significa "l'altro", che è allo stesso tempo neutro e parla di amicizia (cosa molto importante per lo sfruttamento di successo).
Ma lasciamo da parte le perversioni e torniamo all'unità del nostro popolo. Se la popolazione è convinta che ogni società fa affidamento sullo sfruttamento al suo interno, allora la società sarà buona e il nostro Paese forte. E se noi facciamo la scelta democratica tale da far scegliere solo persone "buone", capaci di dare tutto ciò che è nascosto nella loro natura in nome del successo dello sfruttamento delle persone sulla via della democrazia, allora, guardando ai loro successi, il nostro popolo li ascolterà e andrà dietro a loro come un gregge mansueto dietro al suo pastore. E tutto ciò si riduce soprattutto alla capacità di misurare la loro maestria di sfruttamento, tanto che è giunto il momento di andare al
2. Valutazione delle capacità di sfruttamento.
Poiché non esistono buoni criteri oggettivi per la valutazione del livello di sfruttamento che ciascuno può esercitare nella società, cioè non possiamo immaginare di organizzare esami sullo sfruttamento, né il loro utilizzo di massa, noi siamo costretti ad accontentarci solo di fissare lo sfruttamento esercitato dalla persona -- in alcuni
Libri per Registrazione dello Sfruttamento (LRS) -- e la sua accumulazione nel corso degli anni. Ma questo è già sufficiente per i nostri obiettivi, dove la stima ricevuta può essere utilizzata non solo nella politica, ma anche per assumere qualsiasi posizione dirigenziale. In altre parole, insieme con il libretto di lavoro, ogni persona che voglia iniziare quando mai ad esercitare
un'attività attiva di sfruttamento deve tenere anche un libretto di sfruttamento separato, dove ogni anno vanno fissati alcuni punti (che chiariremo tra poco), in colonne diverse per
tipo di sfruttamento (di cui parleremo nel prossimo paragrafo).
Per prima cosa parliamo del sistema di punteggio. La sua scelta deve essere tale da consentire il mantenimento di ampi intervalli di valori (ad esempio, da 1 a 1000 persone subordinate), in modo che si misuri principalmente il livello di gerarchia e non solo il numero totale delle persone, perché nessun grande capo governa da solo i suoi subordinati. Fortunatamente questa domanda viene risolta da secoli in matematica utilizzando la scala logaritmica, che viene applicata generosamente dal "caro Dio" stesso nei nostri organi di senso. Se noi prendiamo come base il numero 2 allora log
2 2 è uguale a 1, log
2 4 = 2, log
2 8 = 3, ecc., dove log
2 1024 = 10, ma log
a 1 = 0 qualunque sia la base
a. In questo modo ad ogni numero
N (il numero dei subordinati della persona), poniamo in corrispondenza il suo logaritmo binario.
La base binaria è adatta con questo, che se la gerarchia lavorativa è binaria, allora al primo livello avremo 1, per due subordinati, al secondo livello -- 2, per quattro persone del livello più basso, ecc., in modo che il livello gerarchico sarà esattamente pari al logaritmo binario del numero dei suoi esecutori più bassi. Ma questo è un caso idealizzato perché il numero dei subordinati immediati è, solitamente, intorno a tre, anche se essi possono arrivare fino a 7-8, e inoltre noi siamo interessati al numero totale dei subordinati, non solo di quelli al livello più basso. Per questo motivo noi proponiamo di utilizzare il numero di Neper
e, che è 2.7182..., che dà una maggiore contrazione del diapason e per cui log
e 1 = 0, log
e 2 ≈ 0.69, log
e 3 ≈ 1.1, log
e 8 ≈ 2.08, log
e 10 ≈ 2.3, log
e 20 ≈ 3.0, log
e 50 ≈ 3.91, log
e 100 ≈ 4.6, log
e 150 ≈ 5.01, log
e 404 ≈ 6.0, e fissiamo qui un limite massimo, come noi in Bulgaria siamo abituati a fare con i voti degli studenti (noi usiamo da 2 a 6, dove quest'ultimo è il voto più alto).
Questo numero ora non corrisponde esattamente al livello, ma né l'albero gerarchico è binario, né è necessario calcolare qualche stima più complicata per ogni persona. L'importante è che questa sia una misura adeguata nei limiti da 0 a 6, sia facile da calcolare con una calcolatrice professionale ordinaria, e corrisponde approssimativamente al livello (ad esempio: per il capo minuscolo con 2-3 subordinati esso è circa 1, per 7-8 persone -- circa 2, per 15-20 -- circa 3, ecc.). In questa situazione è ragionevole porre la condizione di fissare solo valori maggiori di 0.6, cioè di iniziare con 2 subordinati (se i numeri sono interi), e di lavorare con precisione fino alla seconda cifra dopo la virgola (cioè il punto). Finché il logaritmo, in ogni caso, non diventa intero, allora non è necessario richiedere che il numero
N sia intero (cioè noi possiamo misurare anche i lavoratori stagionali, calcolati proporzionalmente al periodo di tempo).
Finora noi abbiamo parlato solo del calcolo di una delle colonne del LRS e anche per un anno. L'accumulazione verrà effettuata mediante sommatoria ordinaria dei numeri presenti in ciascuna colonna per l'anno, e successivamente per tutti gli anni. Mescolando la scala logaritmica con quella lineare è chiaro che si otterranno delle distorsioni di stima, come ad esempio: chi sfrutta tre anni per tre lavoratori guadagnerà tre punti, ovvero la stessa cifra che avrebbe avuto per un anno da circa una ventina di lavoratori. Ma questo
non è indesiderabile, perché noi misuriamo non solo un certo numero, ma anche le capacità di sfruttamento, che dipendono più dal momento della loro applicazione (cioè dall'esperienza acquisita), che dalla loro forza in un anno; e nella valutazione finanziaria della persona usando il suo salario la distorsione è ancora maggiore, perché è difficile da credere che il salario di un supervisore di 20 dipendenti sarà tre volte superiore a quello di un minuscolo capo con soli tre subordinati (forse questa relazione sarà circa il doppio).
Tutto sommato fin qui detto noi siamo pronti a proseguire con la questione degli
3. Tipi di sfruttamento.
L'emissione e il mantenimento dei libretti di sfruttamento devono essere eseguiti da un'istituzione speciale con il nome operativo Uffici per Registrazione degli Sfruttatori (URS). Ogni cittadino maggiorenne deve avere diritto (dopo corrispondente regolamentazione giudiziale della materia) a ricevere un LRS, nel quale da mettere ogni anno i punti di sfruttamento da lui guadagnati, dove le varie colonne vengono riempite dalle istanze immediate, ma l'attestazione e la sommazione dell'anno viene eseguita negli URS, che hanno i diritti dell'istituto di controllo superiore. In
ogni colonna possono essere inseriti solo
più di 0.5 punti per l'intero anno, dove viene evidenziato anche il periodo di tempo, in modo da ricalcolare i punti se l'anno non è ancora completo. Tale calcolo viene eseguito nell'URS
proporzionalmente al tempo (se ce n'è bisogno) per ciascuna colonna separatamente, dopodiché nella colonna totale i punti vengono sommati con due posizioni decimali (dopo il punto decimale), ma se per tutte le colonne non si raggiunge almeno un punto, allora per l'anno non viene inserito nulla (ovvero 0 punti). Ogni persona può ricevere punti in colonne diverse, nonostante che essi possano riguardare lo stesso luogo di lavoro (e questo è normale da supporre per i grandi sfruttatori).
L'enigma dell'Elite Sfruttatrice propone che nel LRS siano mantenuti i seguenti 5 tipi di sfruttamento, precisamente:
a) Sfruttamento amministrativo. Questa è la forma di sfruttamento più diffusa, che noi abbiamo preso in considerazione attraverso la spiegazione della valutazione, ma non è affatto l'unica. Qui si tratta di quelle capacità di sfruttamento (lavoro con le masse, governo, rappresentatività, organizzazione dei subordinati, ecc.) che si manifestano quando si assume una posizione esecutiva più elevata come lavoratore salariato contro retribuzione. La valutazione di queste capacità viene effettuata con il numero (
N) di tutti i subordinati della persona, dove per lo scopo deve essere utilizzato uno schema di gerarchia dei posti nell'impresa, soprattutto se è grande (per piccole imprese con numero massimo medio annuo di persone assunte, secondo i documenti finanziari ufficiali, non superiore a 10 persone è consentito non creare uno schema speciale). Le voci nel LRS vengono effettuate dall'organizzazione in cui la persona è assunta,
nei limiti da 0.6 a 6, anche se l'organizzazione è più grande di 400 persone.
Oltre a ciò, in quanto c'è differenza tra le capacità necessarie nella sfera civile e quelle nelle suddivisioni militari o militarizzate, noi proponiamo che esista per quest'ultimo caso un coefficiente decrescente entro i limiti di 0.5 - 0.8, per il quale essere moltiplicato il numero
N prima di prenderne il logaritmo. Noi lo troviamo giustificato perché è più difficile governare una impresa con 100 operai, che una suddivisione di 500 soldati, per esempio, dove sono previste forti sanzioni disciplinari in caso di non obbedienza. In aggiunta a questo, in diverse istituzioni in cui i dipendenti lavorano con un gran numero di clienti, nelle posizioni elettive nelle istituzioni democratiche, nelle istituzioni educative o sanitarie, eccetera, viene conteggiato il numero dei
dipendenti subordinati, e non dei clienti (cosa che è ovvia).
b) Sfruttamento finanziario. Qui si tratta di uno sfruttamento
non diretto, che si realizza tramite i propri capitali, detenendo azioni (o partecipazioni, obbligazioni) di imprese, ma non lavorando immediatamente in loro contro salario. Anche qui viene calcolato dapprima un certo numero
N, che sono anch'essi lavoratori, ma impiegati in media ogni anno nelle imprese, parti di cui la persona possiede. A prima vista si potrebbe pensare che tali calcoli siano difficili, ma tenendo presente che noi osserviamo solo quelle parti che daranno a
più di una persona, è chiaro che il punto non è possedere 4-5 azioni su decine di migliaia emesse, anche se nell'impresa lavorano diverse centinaia di dipendenti. Ogni impresa che ha emesso azioni sul mercato sa sicuramente qual è il suo numero minimo, che corrisponde a un lavoratore dipendente, e la situazione è ancora più semplice nel caso di proprietà di parti delle imprese, dove ciò può applicarsi solo a un paio di persone. Dopo aver calcolato il numero di lavoratori non immediatamente sfruttati dalla persona si prende il suo logaritmo e la stima raccolta viene inserita nel LRS, dove anche qui viene applicata la limitazione
da 0.6 a 6 punti.
c) Sfruttamento sociale. Qui si misurano le capacità di sfruttamento delle persone impegnate in una o nell'altra forma di
attività sociale tra la popolazione (indipendentemente dal fatto contro o senza pagamento), come: partecipazione a partiti, associazioni senza scopo di lucro, organizzazioni religiose o educative, eccetera, in quanto ogni forma di influenza sulle menti delle persone è conduttrice di idee, mirando a formare tra loro un comportamento utile per la persona o l'organizzazione che lei rappresenta e, quindi, porta a qualche sfruttamento. Ma in questo caso è molto difficile misurare il numero di persone che cadono sotto questo influsso, soprattutto perché esso è molto piccolo e devono essere applicati potenti coefficienti deprimenti (1/100 o 1/1000, per esempio), e per questo motivo noi proponiamo di utilizzare alcuni punteggi standard nei limiti
da 0.5 a 5.0 massimo e con incrementi di 0.5. Ogni organizzazione simile deve presentare alla fine dell'anno l'elenco delle persone che devono essere contrassegnate con più di 1 punto, per poter essere inserite dall'URS, ed entrare nel LRS solo per le persone con 0.5 e 1.0 punti.
A tal fine è necessario predisporre in anticipo tabelle corrispondenti, dove per alcuni dei posti noi proponiamo quanto segue: Presidente, Procuratore generale, Giudice supremo, Comandanti in capo di varie forze armate -- 5 p. (per punto o punteggio); i loro assistenti diretti -- 4.5 p.; Presidente del Parlamento, Capo della Chiesa ufficiale, Presidente dell'Accademia delle Scienze, Ministri di vari ministeri -- 4 p.; i loro assistenti diretti, Presidenti delle Commissioni del Parlamento -- 3.5 p.; Deputati al Parlamento -- 3 p.; Consiglieri comunali -- 2.5 p.; capi di partiti politici, gruppi religiosi e altre associazioni senza scopo di lucro (con almeno 1000 membri), che non occupano alcuni degli incarichi sopra menzionati -- 2 p.; i loro assistenti ecc. -- 1.5 p.; altro personale dirigente di organizzazioni simili -- 1 p.; e soci ordinari (se con punteggio) -- 0.5 punti.
d) Sfruttamento personale. Come misura dell'auto-sfruttamento di ognuno viene utilizzato il suo salario, ma per quanto dobbiamo confrontarlo con qualcosa che simboleggia un'unità umana, accettiamo a questo scopo un salario minimo mensile (SMM). L'intervallo consentito va
da 0.5 a 2.5 punti (cioè dopo aver preso il logaritmo, o inizialmente da quasi 2 SMM a circa 12 SMM). Anche questa colonna è compilata sul luogo di lavoro ed è attestata nell'URS.
e) Bonificazione professionale. Poiché tutto può essere appreso, anche le capacità di sfruttamento possono essere apprese,
fino a un certo punto, e un'educazione di questo tipo deve essere in qualche modo segnata. A questo scopo deve essere elaborato un elenco con tipi di educazione qualificate in questo caso, dove noi troviamo che queste sono, ad esempio: management, pubbliche relazioni, giornalismo, diritto e altre scienze sociali. Il punteggio qui è modesto e nei limiti
da 0.5 a 1.5 p., dove 0.5 è dato per il college (non terziario), 1 -- per l'università (terziario), e 1.5 -- per superiore al terziario (o più di un terziario) tale educazione. L'inserimento in questa colonna si effettua nell'URS dopo aver mostrato (la prima volta) il diploma corrispondente.
Con questo noi terminiamo la spiegazione dei principali argomenti dell'EES e procediamo all'ultime
4. Considerazioni conclusive.
L'Enigma dell'Elite Sfruttatrice non chiede cambiamento delle elezioni democratiche esistenti ma solo l'introduzione e l'uso dei libretti di sfruttamento. Dopo circa 10-15 anni ci saranno persone con 50 punti nel LRS, e forse anche con cento punti. Essi possono essere accumulati in diversi modi, ad esempio: a) un piccolo proprietario con 5-10 dipendenti e gestione personale dell'impresa guadagnerà in un anno: 1.5 p. per sfruttamento personale, 2 p. per finanziario, 1-2 p. per amministrativo, e avendo un diploma di manager altro 1 p. (e, probabilmente, 0.5 come qualche funzionario di piccolo partito), che dà già più di 6 p., tanto che tra 15 anni arriveranno fino a cento; b) un uomo d'affari professionista che assume un posto di successo, ad esempio in una banca, può accumulare: 1.5 per personale, 2.5 per amministrativo, 0.5 per possesso di azioni con il tempo, 1.5 per professionale (MBA certificato), il che dà di nuovo circa 6 punti in un anno; c) un importante direttore amministrativo che governa un'impresa con 150 dipendenti avrà solo nella colonna amministrativa 5 p.; d) un politico di spicco, membro del Parlamento, avrà 3 p. per sfruttamento sociale, circa 2 p. per personale, qualcosa per amministrativo, 0.5-1.0 per finanziario (probabilmente) e 1 p. per l'educazione; e) un posto di alto rango nell'esercito raccoglierà circa 4 p. solo in linea amministrativa; e così via.
Questi libretti saranno utili a tutti i capi, politici, uomini d'affari, personale dei media, ecclesiastici, cittadini comuni, ecc., perché essi fisseranno e accumuleranno le loro capacità di sfruttamento, e per ogni posizione sufficientemente elevata saranno richiesti, se non obbligatorio, almeno come fattore significativo per la loro candidatura per il lavoro. Con il tempo si dimostrerà che un partito che non ha eletto leader con punti alti nel LRS, semplicemente non avrà la fiducia delle masse e perderà le elezioni. Noi non obblighiamo le partiti a utilizzare i LRS -- loro
stessi lo prenderanno come requisito. E quanto più fioriranno i principi democratici nel nostro Paese, tanto più appropriati saranno fissati i segreti del dominio dello sfruttamento nei libretti per sfruttamento, perché i cattivi capi verranno presto cambiati e altre persone avanzeranno in numero di punti.
Solo con l'aiuto dell'EES il nostro Paese riuscirà a raggiungere e superare i paesi economicamente sviluppati, nei quali lo sfruttamento avanza ancora sporadicamente, dove da noi lo sarà soggetto ad una
stima empirica esatta.
La democrazia classica si basa sulle possibilità della scelta libera, ma non fa nulla per la formazione dell'algoritmo della scelta. In questa situazione le cose vanno bene dove essi sono sempre andate bene e, rispettivamente, male -- dove essi sono andate male. Detto altrimenti: dove è trapelato, ci sarà trapelare di nuovo. Solo il nostro EES dà la possibilità, anche
nella nostra economia devastata, di cominciare a far scorrere fiumi di ambrosia.
Anche se il EES non migliora la politica, esso
migliorerà l'economia, ma la migliore politica è sempre stata la migliore economia, quindi il
EES migliorerà anche la politica!
Se voi amate il vostro Paese, allora voi amate lo sfruttamento in esso, quindi voi
amate l'Enigma dell'Elite Sfruttatrice.
Apprezzate il nostro Enigma per costruire nostra elite sfruttatrice!
MANIFESTO DELL'ASZ
(Aggruppamento della Significanza Zodiacale/*)
[ * Qui il nome originale suona 'Zveno za Zodiakalna Znachimost', quindi le iniziali sono notevolmente cambiate. ]
La storia di tutte le società è una storia di
contraddizione tra la personalità e la società, di lotte incessanti tra l'individuo e il gruppo a cui lui appartiene! Da tempo immemorabile gli uomini hanno aspirato anzitutto alla manifestazione personale e alla prevalenza sugli altri, e hanno continuamente cercato di far carriera, semplicemente gettando a terra, se si crede all'origine latina di questa parola, gli altri che li circondano, come pietre in un precipizio (conferma di ciò si può trovare nelle parole dal suono simile "carriera" e "cava", che in slavo sono
esattamente la stessa parola), per poi salire sulla cresta del potere, non importa se si tratta di un picco reale (e globale) o di una piccola altezza locale. Questa è una legge fondamentale nel nostro mondo e come le piante sono elio-tropiche così gli esseri umani sono "
crato-tropiche" (cioè essi mirano al potere, per dirla con parole contemporanee), ma poiché il sole spesso non è sufficiente per tutta la vegetazione su un dato posto, e più attivamente viene utilizzato da chi è riuscito a salire in cima, in questo modo anche la potenza non può "scaldare" tutti ugualmente, ma solo chi si trova ai piani più alti.
In relazione a questo, indistruttibile come la vita stessa, aspirazione alla prevalenza sugli altri da tempi antichissimi gli uomini hanno applicato la regola più semplice e provata -- riunirsi in alcuni gruppi per interessi, indipendentemente se organizzati su base: etnica, professionale, religiosa, patrimoniale, o sesso, o età, ecc., cosa può aiutarli nella loro ascesa. Su questo si basa l'esistenza dei partiti politici e la formazione di arene speciali per i loro combattimenti -- un'idea che riceve uno sviluppo significativo con l'apparizione della democrazia nell'Antica Grecia, dove essa divenne popolare non solo tra le caste e gli strati privilegiati della popolazione, ma anche tra l'intera nazione.
Subito dopo la massificazione dei partiti, però, si scopre che questa decisione, generalmente detto,
non è una decisione, a causa degli svantaggi innati dell'idea stessa! Nel senso che, quanto i partiti permettono all'individui di balzare al di sopra degli altri, nella stessa misura essi gli impediscono di raggiungerlo, e in questo modo gli svantaggi dei partiti provocano anche svantaggi della democrazia, a causa di ciò nella millenaria storia umana si sono incessantemente alternati periodi di democrazia con periodi di dittatura, o almeno di qualche forma di compromesso tra i due poli. E poiché
i partiti non danno pari opportunità ai suoi partecipanti di manifestarsi e fare una carriera moderata (non impedendo anche agli altri di fare lo stesso), risulta che i partiti vengono utilizzati
solo ed esclusivamente come mezzi per fare carriera (così come, ad esempio, quando fa caldo, si beve più acqua, la quale, a causa della minore concentrazione di sale in essa rispetto al sudore, invece di soddisfare la sete, peggiora ancora di più il suo equilibrio idro-salino; questo ciò che serve quando fa molto caldo non è più acqua ma più sale, ma non essendo in grado di procurarsela uno ottiene almeno l'acqua). E davvero, la situazione (per 25 secoli interi) era semplicemente senza speranza finché non è emerso il nostro
Aggruppamento della Significanza Zodiacale (ASZ), che finalmente è riuscito a mettere ogni cosa al suo posto con un intervento preciso esattamente nel punto più debole. Per la prima volta nella storia umana noi permettiamo a diversi partiti di diventare unioni prevalentemente di individui ugualmente pensanti, e
non di carrieristi,
senza però
privare le persone della possibilità (e con questo uguale per ogni membro) di fare carriera (con ancora maggiore possibilità che nei partiti esistenti fino ad ora), e allo stesso tempo -- in un modo molto più attraente! Ma guardiamo alle cose consecutivamente, cominciando dagli
1. Svantaggi dei partiti esistenti fino ad oggi.
Gli svantaggi inevitabilmente inerenti dei partiti esistenti sono principalmente di tre tipi, precisamente:
a) La probabilità di fare carriera in un dato partito
è in proporzione inversa al numero dei suoi membri partecipanti, mentre
la sua forza e la sua influenza sulle masse
sono direttamente proporzionali a questo numero! Ciò significa che se qualcuno sceglie un piccolo partito per aumentare le sue chance di progresso al suo interno, egli avrà invece minori chance di partecipare al governo dello Stato, perché lo stesso partito prenderà una piccola parte in questa attività (la quota parlamentare). Ma nel caso di un partito forte e potente (uno dei due o tre partiti principali) essa avrà centinaia di migliaia di membri, e le chance della persona tra così tante persone saranno molto moderate. In altre parole, ne risulta qualcosa di simile alla situazione in cui si cade quando si deve decidere se sposarsi o no, perché comunque la si guardi -- è così brutto, e altrimenti anche brutto, e la stima esatta dipende da così tanti parametri, e anche molto sfocati, che non è nemmeno possibile determinare almeno
ciò che è peggio!
b) Le chance di fare carriera per ogni persona
non sono in alcun modo uguali, né sono essi misura per le sue capacità (a maggior ragione rispetto alla sua capacità di governare, cosa per la quale egli si candida), perché nessuno sa esattamente a cosa lui (o lei) è capace
finché non ce la fa (e anche dopo non vi è alcuna garanzia che questo non sia stato risultato occasionale e in un altro mandato, o in condizioni leggermente diverse, ciò riuscirà di nuovo). Allo stesso tempo, quando si acquista un biglietto della lotteria, ogni biglietto ha le stesse chance di vincere, e se non fosse così, ma si sapesse in anticipo quale biglietto che porterà, questa non sarebbe stata una lotteria ma piuttosto qualche asta per evasione fiscale, forse.
L'interesse, ovviamente,
è nell'incertezza, soprattutto dal governo democratico, mentre le possibilità di carriera politica, in ogni caso, dipendono fortemente da: ascendenza, caratteristiche fisiche, contatti personali, educazione, posizione finanziaria, antecedenti familiari, eccetera.
La chance viene, per così dire, da Dio, essa è qualcosa che non può essere stabilito in anticipo, ma che è necessario nella vita e che rende la carriera stessa più interessante del brutale scagliamento di pietre, eppure la chance all'interno dei partiti politici (non nelle lotte tra i partiti) è ridotta al minimo con lo scopo di mantenere il partito monolitico. Ma questo
deforma le condizioni di competizione tra i membri del partito ed è qualcosa come un dado falso, o carte segnate, o qualche altro metodo disonesto di giocare. Con le chance di carriera così diseguali, come quelle che esistono nei partiti attuali, la maggior parte dei membri del partito, come abbiamo detto, non ha altra scelta che
fare carriera, ed è per questo che i partiti sono pieni soprattutto di carrieristi!
c) La dipendenza dagli eventi, in gergo probabilistico, ovvero l'influenza sulla carriera di precedenti successi o insuccessi della persona (che
non debbono avere alcun rapporto con le sue reali capacità, come abbiamo già detto),
è il prossimo flagello per i partiti, metaforicamente parlando! Per questo ragione molte persone per lunghi anni "riposano sui suoi allori" e occuparono posizioni dirigenziali, dove altri giovani e più adatti persone non hanno la possibilità di provarci almeno una volta. Una certa continuità, ovviamente, è necessaria, ma solo fino a due mandati (cosa che in molti casi esiste anche), dove difficilmente si troverà una figura politica di spicco che, pur non avendo iniziato la sua carriera politica esattamente all'età di 20 anni, la concluderà prima del raggiungimento dell'età pensionabile, ed anche questo, molto spesso, avviene con la sua naturale dipartita da questo mondo.
Noi dell'ASZ riteniamo che tutte le eccezioni al di sopra dei due mandati debbano essere
solo eccezioni, per poter garantire la massima indipendenza delle chance di carriera di una persona, che ha assunto una posizione dirigente, dal nuovo arrivato nel gioco, ma che arde di voglia di manifestarsi, poiché se non viene stabilita una certa uguaglianza relativa, allora
il desiderio di fare carriera diventa un'idea fissa per il giovane politico. Ciò, detto in gergo tecnico, significa che il sistema partitico esistente è
altamente inerziale, e per questo motivo non solo tra i partiti, ma anche in ciascuno di essi, i confronti politici sono diventati sostanziali e portano a momenti rivoluzionari inutili, invece di fornire una evoluzione stabile e lenta sull'arena politica, che solamente può offrire opportunità di una manifestazione moderata di ciascun membro del partito.
Insieme a questi importantissimi ostacoli alla carriera nei partiti esistenti bisogna menzionare anche altri, come ad esempio: l'eccessiva serietà con cui si affrontano le vittorie o le sconfitte, tenendo presente che la politica è, comunque, un
gioco (come anche tutta la nostra vita) ed è comico e infantile se uno comincia a "piangere" quando si perde (in ogni caso, nessuno tranne Dio stesso, forse, può essere veramente sicuro che le sue idee siano esattamente quelle giuste); la fraintesa necessità di un corso duraturo e immutabile nella politica, dove in molti altri casi spesso si cambiano le proprie opinioni con l'età (ciò che viene chiamato evoluzione delle concezioni); il carattere poco interessante e poco attrattivo del fare carriera stessa, che ha bisogno di qualche nuove idee, di qualche modo di tenere conto anche dell'intervento di Dio, o del puro caso, la cui conseguenza è tutta la nostra vita; eccetera. La nostra successiva narrazione chiarirà in modo naturale questi momenti e mostrerà l'influenza positiva su di essi delle eleganti idee dell'Aggruppamento della Significanza Zodiacale, così che è giunto il momento per fare la nostra
2. Proposta di cambiamenti nella vita politica.
Poiché la teoria della probabilità è una esatta scienza matematica per stabilire le caratteristiche dell'intero gruppo di eventi, quando noi non possiamo, per una ragione o per l'altra, tenerne conto per ogni singolo evento, noi siamo costretti a crederci, se vogliamo restare vicino alla realtà. Questa teoria, e se voi volete tutta la pratica umana, hanno postulato che esiste un unico metodo per aumentare la probabilità di un dato evento, senza per questo diminuire la probabilità di qualche altro ad esso correlato, e questo è la cosiddetta
probabilità condizionata! Ciò significa che, invece di parlare della probabilità di una cosa, osserveremo la probabilità di quella cosa, ma a condizione che qualche altra cosa sia già accaduta (da cui, ad esempio, la probabilità di indovinare sei numeri su 49, come è nel lotto bulgaro "Toto-2", è molto piccola, ma essa diventa molto più grande se noi abbiamo già indovinato i primi tre numeri estratti; oppure, se torniamo alla politica, allora la probabilità che qualcuno venga eletto Presidente dipende molto sul fatto se lui appartiene al partito leader del momento). In altre parole, è necessaria l'introduzione di una condizione di scelta, che deve ridurre il gruppo, ma tale condizione che lo deve dividere in diversi gruppi più piccoli, dove ciascuno di questi sottogruppi rappresenta abbastanza bene
l'intero gruppo -- questo è qualcosa come rompere un pezzo di magnete in pezzi più piccoli! Si scopre che tale condizione per la divisione, in questo caso, deve soddisfare i seguenti tre requisiti:
a) da dividere il gruppo equamente e, per così dire,
verticalmente, non orizzontalmente, prevedendo per ciascun sottogruppo un uguale numero di membri nei
diversi piani gerarchici di ciascun partito (perché nei partiti esiste inevitabilmente la gerarchia, anche in condizioni democratiche, quando è assente una gerarchia partitica unica per tutto il Paese), altrimenti noi non faremo altro che affilare la piramide, privando (e amareggiando) la maggior parte dei membri del partito delle possibilità di carriera;
b) da essere proprio
non essenziale dal punto di vista politico, perché se noi eseguiamo la divisione secondo un criterio sostanziale ciò porterà solo a nuove frazioni o alla disintegrazione del partito, e noi dell'ASZ non lottiamo per la rovina dei partiti, tenendo conto della loro utilità confermata nei secoli nella vita politica, ma anche per averli trasformati in un
luogo migliore per una carriera ragionevole per ciascun membro del partito;
c) da essere una divisione permanentemente fissa e immutabile, perché se ciascuno può modificarla da solo e determinare la sua partecipazione a diversi sottogruppi, ciò contraddirebbe con il primo requisito, ma allo stesso tempo, mentre i partecipanti ai diversi sottogruppi rimangono gli stessi, la
loro partecipazione al governo
deve essere in qualche modo
ruotata, scegliendo in ogni momento solo uno dei sottogruppi, dove gli altri membri del partito devono svolgere funzioni sussidiarie al sottogruppo dirigente del momento, ma nelle prossime elezioni i gruppi devono cambiare i loro posti (a cosa, se noi usiamo l'analogia con la rottura di una matita in più matite piccole, vuol dire che in ogni momento noi scriveremo con una sola matita, mentre le altre riposano e si "affilano" per il loro uso futuro).
In questo modo ogni partito non solo non soffrirà di tale decisione, ma rafforzerà anche i suoi ranghi, perché esso non sarà solo raddoppiato o triplicato, ma addirittura
moltiplicato, secondo del numero di scaglioni in cui il partito è diviso! Ma non è questo esattamente
ideale obiettivo affatto chimerico, non è forse una macchinazione politica, come una delle tante che si trovano nei periodi di democrazia? Questo non è così almeno perché noi non siamo un partito ma un
gruppo per riformazione dei partiti, e quando è così noi non lottiamo per partecipare alla vita politica; e la decisione stessa è semplice ed elegante, come la scoperta della ruota nell'antichità, e questa decisione ha una sola parola: lo
Zodiaco (i suoi segni)! Oltre ai requisiti per una divisione del gruppo uguale e non essenziale, questi segni vengono fissati una volta per tutte per ciascun membro del partito e, mediante un'attraente procedura per la scelta dello zodiaco dominante per il mandato, sono anche la decisione del tutto naturale per l'intera cristianità. Chi vuole può crederci, e chi no -- non ci crede, ma
essi esistono e sono citati quasi ovunque nella nostra vita, dando una suddivisione sufficientemente uniforme di tutte le persone (se usciamo dall'affermazione che gli esseri umani, a differenza di molti degli animali, non hanno periodi annuali stabiliti di intensa attività sessuale e, quindi, sono attivi tutto l'anno). D'altronde i segni zodiacali, certamente, sono gruppi
non-antagonisti, che non possono mai accumulare in sé tante contraddizioni da separare come altri partiti o frazioni in essi, quindi essi siano semplicemente la soluzione ideale! E ora noi siamo pronti per passare alla questione della
3. Realizzazione dell'idea.
L'unico emendamento minimo (ma molto importante), che deve essere apportato alla legge elettorale, affinché l'idea dell'ASZ possa mettere radici nella nostra vita politica, è la richiesta da parte di ciascuno dei candidati di qualunque posizione di leadership politica (cioè come Deputato, membro del Consiglio Comunale, Presidente del Paese, nel Tribunale e nella Procura, e con carattere di raccomandazione anche presso la Polizia, l'Esercito, e i Consigli di Amministrazione di diverse società) a chiedere che lui /lei venga scelto tra uno o più Zodiaci precedentemente stabiliti! In questa situazione, naturalmente, noi abbiamo tutte le ragioni per chiamare il Parlamento ora
Zodiamento, e i Consigli municipali,
Consigli zodiacali, perché ciò corrisponde meglio alla loro vera sostanza. Insieme alla spiegazione dell'attuale procedura di scelta degli Zodiaci dominanti, però, forniremo anche alcune valutazioni matematiche quantitative, per poter, da un lato, motivare la nostra proposta, e dall'altro, stabilire il numero degli Zodiaci.
Innanzitutto sottolineiamo che è meglio che la continuità media per i segni zodiacali, in
senso probabilistico, sia di circa 1.5 fino ad un massimo di 2 mandati, che garantirà a tutti un'analoga prosecuzione del periodo della carriera politica, e questo è il dato su cui esiste consenso anche su scala mondiale, solo che nei partiti tradizionali questo semplicemente non viene rispettato, laddove da noi esso
non può essere omesso! E notate che il senso probabilistico è più giustificato e interessante dei due mandati fissi, perché esso garantisce le cose
in media per un lungo periodo di tempo, dove la continuazione del dominio di ciascun particolare segno zodiacale dipenderà, come si dice, dal "provvidenza", ed esiste una probabilità diversa da zero che
qualcuno degli Zodiaci possa essere scelto anche in 10 mandati consecutivi, ad esempio (compensato da altri Zodiaci per i quali non ci sarà tale possibilità).
Ciò che è importante da sottolineare è che noi non chiediamo semplicemente l'applicazione di una sorta di sorteggio, ma una
scelta emotiva, che in più dà maggiore probabilità di far uscire il vecchio segno zodiacale rispetto a uno nuovo. Come al solito, le soluzioni più semplici sono le migliori, e la nostra proposta è quella: di eseguire una
estrazione multipla di uno dei 12 Zodiaci (dove è ancora meglio se nella sfera vengono caricati due, ma magari anche tre, dozzine di numeri, affinché essa non ruota quasi vuota), dove questa estrazione viene ripetuta finché qualche numero non verrà
estratto una seconda volta, ma solo per il vecchio Zodiaco si presume che il suo numero era già stato estratto una volta, così che con la sua prima vera estrazione esso diventa scelto. Il numero di queste estrazioni, naturalmente, non può essere maggiore del numero degli Zodiaci, e la stessa procedura deve essere tradotta dai media ed eseguita in circostanze formali uno o due mesi prima delle vere e proprie elezioni democratiche per lo Zodiamento, e per i Consigli Zodiacali e il Presidente deve essere utilizzato lo Zodiaco attuale senza nuova scelta. Tenendo presente alcune singolarità, che diventeranno chiari qualche tempo dopo, noi proponiamo di seguito tre varianti simili.
a) Considereremo innanzitutto
la scelta mono-zodiacale come variante unica, cioè la scelta di solo un segno zodiacale su 12, mediante la procedura sopra menzionata. I calcoli esatti, ovviamente, noi li lasciamo per l'Aggiunta, perché essi richiedono una buona educazione matematica, dove qui forniremo solo i risultati finali. Si scopre che in questo modo la probabilità di scelta ripetuta nelle prossime elezioni dello stesso Zodiaco è 0.33634, che con precisione al terzo segno dopo il punto decimale è pari a 1/3, dove la probabilità di scelta di uno qualsiasi dei nuovi Zodiaci (nella loro somma) è rispettivamente 0.66366 o 2/3, ciò diviso per 11 dà la probabilità per la scelta di
un nuovo zodiaco di 0.06033 o 6 per cento. Certamente la
probabilità media di scelta di un qualunque Zodiaco deve essere 1/12 = 0.0833333 = 8.33% (perché gli Zodiaci, comunque, sono 12). Qui noi dobbiamo menzionare che la probabilità di 1/3 per la ripetizione dello Zodiaco dà, infatti (dopo alcuni calcoli), una
ripetitività media dei mandati esattamente di una volta e mezza, il che è buono come misura della continuità. Questo, però, che non è molto buono, è la minore probabilità di scelta di nuovi Zodiaci, perché il 6 % è circa 1/17, e questo significa che, se i mandati sono di 4 anni e il nostro Zodiaco non è quello attuale, esso entrerà una volta nel circa 66 anni, e in questo caso alcuni membri del partito hanno tutte le probabilità di
non avere alcuna possibilità che il loro Zodiaco venga scelto mentre loro sono ancora in vita (anche se quando esso verrà scelto lo farà rimangono tali in media per circa 1.5*4 = 6 anni).
b) La variante successiva è la
scelta bi-zodiacale, di nuovo come variante singola, cioè scelta di uno su 12 Zodiaci, ma da due vecchi Zodiaci. In questo caso la probabilità singola per la scelta di un vecchio Zodiaco diventa 0.2760, ma per quanto ci sono due vecchi Zodiaci la loro probabilità comune è 0.5520, e per i nuovi Zodiaci (ora 10) la probabilità singola diventa 0.044798, e quella comune -- 0.44798. La probabilità media di scegliere uno Zodiaco rimane ancora una volta 1/12, ma per quanto la probabilità comune di ripetizione degli Zodiaci aumenta, allora quella di scelta di un
nuovo zodiaco diminuisce, per cui questa variante risulta da essere la peggiore tra tutte dal punto di vista del caso più raro di entrata di un nuovo Zodiaco, dove otteniamo che ciò può avvenire solo una volta ogni 4*(1/0.0448) ≈ 89 anni. Ma questo non è così importante perché la scelta non è ancora terminata con la scelta di un solo Zodiaco e ci dovrà essere anche un secondo giro (per avere sempre due vecchi Zodiaci), solo che poi verrà scelto tra 11 Zodiaci (perché uno è già stato selezionato). I risultati finali appaiono molto vicini a quelli della variante successiva, e poiché essa è molto più onni-comprensiva rispetto al semplice raddoppio della scelta bi-zodiacale, noi continueremo direttamente ad essa.
c) L'ultima e più interessante variante è una
combinazione delle prime due, dove vengono eseguiti
due giri di scelta, ma se la scelta sarà bi-zodiacale o mono-zodiacale si stabilisce dal numero degli
vecchi Zodiaci, quando se in entrambi i tour viene scelto lo stesso Zodiaco, allora ciò significa che la
prossima volta la scelta sarà mono-zodiacale, altrimenti essa sarà bi-zodiacale! Questo modello è molto più ricco di varianti, tanto che noi dell'ASZ lo proponiamo esattamente esso come decisione finale, e poiché gli Zodiaci sono molti, la probabilità che essi siano diversi (cioè scelta bi-zodiacale) è molto maggiore che per mono-zodiacale (essa risulta circa 5 volte), e per questo motivo i risultati sono più vicini alla scelta bi-zodiacale. Per risparmiare la molteplicità di cifre noi menzioniamo solo che: la probabilità media nel complesso diventa 0.15257 ≈ 15 % (o entrando una volta in 4*(1/0.15257) ≈ 26 anni), la probabilità per la scelta di uno Zodiaco diventa 0.169169 ≈ 17 %, e per due Zodiaci 0,830830 ≈ 83 %. Oltre a questo noi parliamo ora di probabilità per
almeno un vecchio Zodiaco (come misura della ripetitività della scelta), che è 0.4267 ≈ 43 %, e per almeno un nuovo Zodiaco, che è 0.0714 ≈ 7 %. Il primo darà (dopo alcuni calcoli) una continuità media degli Zodiaci 1.7443 volte, e il secondo significa che un nuovo Zodiaco entrerà nel governo nel peggiore dei casi una volta ogni 4*(1/0.0714) ≈ 56 anni, ma rimani quindi per una media di 4*1.744 ≈ 7 anni. La procedura stessa di estrazione in senso tecnico è semplificata al massimo, ma è attraente, dove per ogni nuova estrazione entro i limiti del dato giro (primo o secondo) il numero estratto viene scritto e poi
restituito nella sfera.
Il modo in cui ogni partito sceglierà i candidati per le elezioni è affar suo, solo che dovranno essere scelte solo persone degli attuali Zodiaci. Entrambi i tour di scelta degli Zodiaci hanno lo stesso valore (quando essi sono diversi, ovviamente), dove solo con l'elezione del Presidente viene stabilito che lui (lei) deve appartenere al primo Zodiaco scelto, dove il Vicepresidente viene scelto dal secondo; e se più tardi, per ragioni diverse, ma sotto l'ala delle stessi Zodiaci, devono essere effettuate nuove elezioni per Presidente, quindi essi si alternano (cioè, il prossimo Presidente deve essere dal secondo Zodiaco, e il Vicepresidente -- dal primo, e così via). I modellati in questo modo diversi scaglioni per ciascun partito possono abbastanza bene nominare i propri candidati, supponendo che il pool sia abbastanza grande, ma se un partito non possiede almeno 12 volte più membri dei candidati alle elezioni (a livello nazionale o locale) si può affermare con sicurezza che questo non è un vero e proprio partito. Dall'altro lato, se in un dato partito esiste solo una coppia di rappresentanti di spicco, ma essi non appartengono all'attuale Zodiaco /Zodiaci e non ci sono altre persone competenti dell'attuale Zodiaco che possano sostituire questa coppia di persone competenti, questo anche
non è un partito vero e proprio (ma qualche unità amministrativa, che dipende, in un modo o nell'altro, da questa coppia di persone), perché non esistono persone che non possono essere sostituite con altre! In questo modo le questioni sono risolte e non resta altro che procedere al
4. Conclusione,
dove, sicuramente, è necessario mettere il nostro Aggruppamento della Significanza Zodiacale sul suo degno piedistallo, tale che esso sia facilmente visibile da ogni partito e coalizione, e anche dai poteri non parlamentari, perché esso merita questo onore. I momenti principali sui quali noi sottolineeremo sono i seguenti:
a) La democrazia non può essere migliorata finché non vengono migliorati i partiti, organizzandoli secondo il principio di scaglioni mutuamente mutevoli di membri del partito di tutti i livelli, che devono essere cambiati in qualche modo arbitrario, in modo che tutti possano procurarsi qualche "boccone unto", come si dice, ma mentre all'interno degli scaglioni stessi le persone possono differire nelle loro prospettive di carriera, tra gli scaglioni deve esistere piena uguaglianza. Tale contrazione del bacino elettorale libera per il momento la maggior parte dei membri dall'inutilità della competizione pre-elettorale, senza però escluderli dal partito, e localizza così le loro ambizioni egoistiche solo nel tempo consentito, ma proprio per questo motivo ciò aumenta le loro chance di successo nelle elezioni corrispondenti! Ma quali scaglioni migliori possono esistere dei approvati da secoli segni zodiacali, come una divisione psico-fisica degli esseri umani in gruppi con differenze non sostanziali, ma interessanti (così come la cravatta, o gli orecchini, se voi volete, sono elementi non essenziali -- in senso funzionale -- dell'abbigliamento, ma che rendono le persone più belle e la nostra vita più interessante)?
b) Se il popolo continua a volere pane e circhi, allora tutti gli eventi spettacolari, che non impediscono l'acquisizione del pane, sono da preferire in una società democratica. Ma quale spettacolo più interessante di uno Zodiamento, dove le persone, invece di dividersi in sinistra, destra, e centro, si divideranno anche secondo il loro Zodiaco (portando sul bavero visibili da lontano distintivi), e invece di diffamazioni e calunnie politiche si scambieranno commenti zodiacali
neutrali e imparziali come "Arieti", "Granchi", "Vergini", ecc., rinfrescando e pacificando la situazione ed evitando di dire parole di cui si pentiranno entrambe le parti? Aggiungete a questo anche i vari oroscopi e le interpretazioni che si possono dare per ciascuno dei governanti, le rinfrescanti caricature nei media, i giorni propizi o meno per il lavoro dello Zodiamento, e i vari commenti ai convegni e ai incontri internazionali, l'influenza incessante della zodiacalità sull'industria dei souvenir, tessile, e di altro tipo, e sulla moda in generale, e voi inizierete sicuramente a sentire l'aria fresca che l'ASZ riversa nell'attività quotidiana delle autorità dominanti e nella vita del Paese.
c) Oltre a tutto ciò, i periodi di governo zodiacale diventeranno una sorta di
pietre miliari nel percorso storico del nostro Paese, perché essi segneranno in modo interessante il tempo di governo dei dati Zodiaci e la gente parlerà non solo del fatto che qualcuno è nato sotto il segno dell'Ariete, ma anche che egli si sia sposato ai tempi del Leone e della Vergine, ad esempio, abbia avuto un figlio durante i Gemelli soli, e così via, così come ancora oggi in alcuni Paesi orientali si parla sugli anni della Tigre o del Drago. Potrebbero essere istituite alcune occasioni interessanti che devono commemorare ogni cambiamento degli Zodiaci, come, ad esempio: costruzione di un vicolo Zodiacale in ogni grande città con figure di politici di spicco dei periodi corrispondenti, che hanno mostrato (o meno) l'essenza dei loro Zodiaci; emissione di monete giubilari, o di nuove banconote generalmente, con l'avvento al potere di nuovi Zodiaci; aggiunta di elementi architettonici stilizzati agli edifici pubblici (e anche di altro genere), eretti in un dato periodo; e altre cose simili. E prima o poi il nostro piccolo Paese darà il suo maggior contributo a tutto il mondo occidentale legando il suo nome ad una zodiacalizzazione onni-pervadente nel governo e nella vita pubblica
del pianeta, e
il potere che cambierà radicalmente il mondo
è il nostro ASZ!
Se il futuro dell'umanità è nella democrazia, allora il futuro del sistema partitico è nella sua zodiacalizzazione, quindi
il futuro della democrazia è nella democrazia zodiacale!
Se voi volete a fare
carriera politica, fatelo
nel solamente appropriato per ciò
ambiente zodiacalmente puro!
Alla svolta zodiacale con l'aiuto del Aggruppamento della Significanza Zodiacale!
AGGIUNTA ALL'ASZ
Questa Aggiunta contiene descrizione parziale del modello matematico di formazione degli Zodiaci, proposto dall'ASZ. Nonostante la sua esattezza essa ha carattere illustrativo e non ha alcun influenza principale sulle idee esposte nel Manifesto, nel senso che se il governo zodiacale verrà applicato ciò non sarà a causa di questa analisi. Tuttavia, i calcoli forniti sono veri, dove in Aggiunta viene effettuata anche una modellazione probabilistica con il programma per computer, il che dimostra che l'ultima cosa che si può dire delle idee utopistiche è che essi non sono ragionevoli, mentre la cosa più importante che li rende diversi da quelli reali è solo che essi non sono ancora realizzati (ma lo è stato così anche con la democrazia, prima che Pisistrato la introdusse a suo tempo).
1. Noi diamo in dettaglio le formule per il calcolo delle probabilità per la variante 3.a) per
la scelta mono-zodiacale tra 12 Zodiaci ugualmente probabili, dove i calcoli vengono eseguiti tramite semplice sommazione, per il numero di estrazione in un giro, delle probabilità di ciascuna estrazione (ottenute dividendo gli eventi favorevoli per il loro numero intero). Segniamo con
P1O la probabilità per la scelta mono-zodiacale (indice superiore) di un vecchio Zodiaco (indice inferiore -- dal
Old-vecchio), con
P1N -- la probabilità di scelta di un nuovo Zodiaco (indice inferiore -- dal
New-nuovo), e per tutti 11 nuovi -- con
P1NA (A -- dal
All-tutti). Per il vecchio Zodiaco abbiamo che esso può essere scelto dalla prima volta con probabilità
1/12 se il suo numero viene estratto subito; dalla seconda volta con
(11/12)*(1/12), perché questo può avvenire solo se la prima volta viene estratto qualche numero degli altri Zodiaci (con probabilità
11/12) e dopo questo cade il numero del vecchio Zodiaco (con probabilità
1/12), e in tal caso, naturalmente, le probabilità si moltiplicano (come, ad esempio, se lanciamo una moneta tre volte allora la probabilità di avere ogni volta testa è
1/8); e così via, per l'
n-esima volta
(2<=n<=12) noi avremo
(11*10*... *(11-n+2))/12n, che, quando sommiamo per il numero di estrazioni (da 1 a massimo 12), dà quanto segue:
P1O = 1/12 + 11/(122) + (11*10)/(123) + ... + (11*10 ... *2)/(1211) + (11*10 ... *1)/(1212) = 1/12 + Σn=212 (11*10 ... *(11-n+2))/(12n) = Σn=112 (11!)/((11-n+1)!*12n) = Σn=112 (11!)/((12-n)!*12n) = 144619817/429981696 ≈ 0.33634 (1)
dove il segno esclamativo
dopo un certo numero è il fattoriale, o la moltiplicazione di ogni numero intero da 1 al numero stesso, e Σ significa somma dal valore basso a quello alto dell'indice. In modo simile per un nuovo Zodiaco otteniamo che fin dalla prima volta non può essere scelto; dalla seconda volta ciò può avvenire solo se entrambe le volte cade il suo numero; dalla terza volta -- quando due volte su tre cade il suo numero e una volta uno degli altri 10 nuovi numeri, solo che per la prima volta il numero dello Zodiaco può emergere o nella prima estrazione o nella seconda (l'ultima volta , ovviamente, dobbiamo sempre avere il numero necessario, perché esso conclude favorevolmente la scelta per noi), per cui noi dobbiamo moltiplicare anche per due; e così via, ciò che scriviamo come:
P1N = 0 + 1/(122) + (10*2)/(123) + (10*9*3)/(124)+ ... + (10*9 ... *2*10)/(1211) + (10*9 ... *1*11)/(1212) = 1/(122) + Σn=312 (10*9 ... *(10-n+3)(n-1))/(12n) = Σn=212 (10!*(n-1))/((10-n+2)!*12n) = Σn=212 (10!*(n-1))/((12-n)!*12n) = Σn=112 (10!*(n-1))/((12-n)!*12n) = 25941989/429981696 ≈ 0.06033 (2)
solo che questa volta la somma inizia da 2, ma a causa del fattore
(n-1) al numeratore possiamo scriverla alla fine anche da 1. La probabilità per tutti gli 11 nuovi Zodiaci la otteniamo facilmente moltiplicando per 11 l'ultima formula, cosa può essere riscritto come:
P1NA = Σn=212 (11!*(n-1))/((12-n)!*12n) = Σn=112 (11!*(n-1))/((12-n)!*12n) = 285361879/429981696 ≈ 0.66366 (3)
In ogni caso noi dobbiamo avere che
P1O+
P1NA =
1, ma noi lasceremo questa prova da parte per il lettore, fornendo solo una tabella compilata dopo aver modellato questo processo al computer, dove per comodità si accetta che il vecchio Zodiaco sia sempre
N1 (e noi non diamo tutti di nuovi).
Zodiaci____ |____1 |____2 |____3 |____4 |...|vecchio| nuovi |
Le probab-tà |0.3362|0.0611|0.0596|0.0608|...|0.3362|0.6638|
No.Med.Estr. |2.9602|4.6410|4.4964|4.5364|...|2.9602|4.5756|
TAB. 1. STIME STATISTICHE PER SCELTA PURA MONO-ZODIACALE
È rimasto anche da produrre la formula per il calcolo della continuità media in numero di mandati, che noi otterremo nel caso più generale per probabilità
p, 0 < p < 1, e possibilità di iterazioni illimitate, cioè noi dobbiamo trovare l'aspettativa matematica
M1p , per cui abbiamo bisogno delle somme
Sp e
S*p , la prima delle quali è una consueta progressione geometrica, e la seconda è relativamente facile da ottenere tramite un'espressione ricorrente, precisamente:
Sp = Σn=1∞ pn = p + p2 + p3 + ... + pn + ... = p/(1-p) (4)
S*p = Σn=1∞ n*pn = p + 2*p2 + 3*p3 + ... + n*pn + ... = p + p2 + p3 + ... + p*(p + 2*p2 + 3*p3 + ...) = Sp + p*S*p (5)
da dove
S*p = Sp/(1-p) = p/(1-p)2 (6)
e per la aspettativa noi riceviamo
M1p = S*p/Sp = (p + 2*p2 + 3*p3 + ... + n*pn + ...)/(p + p2 + p3 + ... + pn + ...) = 1/(1-p) (7)
Quindi per il nostro caso di
p = P1O ≈
0.33634, noi otteniamo la continuazione media della scelta per la seconda volta del vecchio Zodiaco (in tempi, o numero di mandati)
M1p ≈
1.5068 .
2. Nel caso di pura
scelta bi-zodiacale (variante 3.b) le formule corrispondenti (senza spiegazioni) diventano:
P2O = Σn=111 (10!)/((11-n)!*12n) = 9889819/35831808 ≈ 0.27601 (8)
dove anche
P2OA = 2*P2O ≈ 0.5520,
P2N = Σn=111 (9!*(n-1))/((11-n)!*12n) = 1605217/35831808 ≈ 0.044799 (9)
e
P2NA = Σn=111 (10!*(n-1))/((11-n)!*12n) = 8026085/17915904 ≈ 0.44799 (10)
dove l'indice superiore in questo caso deve essere 2, e la somma deve essere fino a 11, perché possono accadere al massimo 10 nuovi Zodiaci diversi per una volta e all'11a volta deve cadere o uno dei due nuovi o uno dei vecchi. Analogamente sarà soddisfatta anche la verifica
P2OA + P2NA =1 . Sotto la stessa condizione che 1 e 2 siano i numeri dei vecchi Zodiaci, la tabella apparirà come segue:
Zodiaci____ |____1 |____2 |____3 |____4 |...|vecchi| nuovi |
Le probab-tà |0.2720|0.2795|0.0458|0.0457|...|0.5515|0.4485
No.Med.Estr. |2.6150|2.6408|4.1281|4.1327|...|2.6281|4.1495
TAB. 2. STIME STATISTICHE PER SCELTA PURA BI-ZODIACALE
Noi non daremo i calcoli per raddoppiamento della scelta bi-zodiacale in due giri perché la variante successiva è molto più interessante, ma sottolineiamo che per il momento la scelta
non è finita, perché in ogni scelta devono esserci due Zodiaci e finora abbiamo scelto solo uno.
3. Nella
variante combinata in due giri di scelta mono- o bi- zodiacale, a seconda degli Zodiaci precedenti, la complessità dei calcoli supera i limiti della spiegazione popolare ed è per questo che noi forniremo qui solo una tabella e i dati della modellazione computerizzata con generatore di numeri casuali. Qui gli Zodiaci
N1 e
N2 sono come tutti gli altri e la scelta di uno zodiaco si ottiene
sulla diagonale.
Z1\Z2| __1| __2| __3| __4| __5| __6| __7| __8| __9| _10| _11| _12|somma|
___1 |
897| 393| 358| 373| 399| 372| 358| 390| 402| 372| 363| 361|5038|
___2 | 395|
884| 390| 397| 358| 376| 359| 379| 357| 386| 350| 371|5002|
___3 | 354| 366|
880| 386| 402| 373| 359| 361| 336| 354| 358| 328|4857|
___4 | 394| 404| 384|
842| 385| 393| 398| 380| 396| 409| 378| 368|5131|
___5 | 373| 372| 385| 367|
862| 375| 346| 384| 370| 373| 384| 406|4997|
___6 | 391| 444| 387| 386| 356|
906| 391| 387| 343| 380| 401| 382|5154|
___7 | 371| 391| 401| 421| 361| 406|
838| 336| 393| 420| 353| 357|5048|
___8 | 350| 366| 393| 352| 404| 380| 405|
866| 368| 386| 392| 380|5042|
___9 | 360| 356| 366| 368| 404| 390| 351| 390|
864| 383| 372| 389|4993|
__10 | 397| 377| 359| 386| 369| 367| 411| 373| 367|
811| 393| 407|5017|
__11 | 363| 383| 347| 382| 369| 372| 372| 359| 392| 349|
858| 332|4878|
__12 | 369| 342| 384| 335| 379| 386| 382| 347| 430| 353| 372|
764|4843|
somma|5014|5078|5034|4995|5048|5096|4970|4952|5018|4976|4974|4845|60000
TAB. 3. DISTRIBUZIONE DEGLI ZODIACI IN DUE GIRI DI SCELTA PER LA VARIANTE COMBINATA CON 60000 SCELTE CASUALI
------
A) DISTRIBUZIONE DELLE SCELTE (NUMERI) PER ENTRAMBI I TIPI
Scelte singole per Zodiaci (numero raddopp.): totale=120000, dove
vecchi=62186, nuove=57814; probabilità: vecchi=0.5182, nuove=0.4818
Σ sul diag.=10272; Σ fuori diag.= 49728; probab. sul diag.= 0.1712; probab. fuori= 0.8288
Nota: gli elementi sulla diagonale danno scelta mono-zodiacale.
Medio per scelta di uno Zodiaco [(diag.elem. + 2*fuori.) / 12 eventi favorevoli]:
numero=9144.00, probabilità=0.1524
B) NUMERI E PROBABILITÀ PER UN VECCHIO ZODIACO
Numero= 10271, probab.= 0.1712 [scelta intera 1 nuovo: num.=10272, prob.=0.1712]
Uno nuovo, uguale al vecchio: num.= 1132, probab.=0.1102
Due nuovi, 1 come lo vecchio: num.= 4621, Σ_prob.=0.4499, 1_prob.=0.0409
Uno nuovo, non come il vecchio: num.= 396, Σ_prob.=0.0386, 1_prob.=0.0035
Due nuove, non come i vecchi: num.= 4122, Σ_prob.=0.4013, 1_prob.=0.0073
Nuova scelta mono-zodiac.: num.= 1528, probab.=0.1488
Nuova scelta bi-zodiacale: num.= 8743, probab.=0.8512
Almeno un vecchio Zodiaco: num.= 5753, probab.=0.5601
Almeno un nuovo Zodiaco: num.= 9139, Σ_prob.=0.8898, 1_prob.=0.0809
C) NUMERI E PROBABILITÀ PER DUE VECCHI ZODIACI
Numero= 49729, probab.= 0.8288 [scelta intera 2 nuovi: num.=49728, prob.=0.8288]
Uno nuovo, uguale al vecchio: num.= 7764, Σ_prob.=0.1561, 1_prob.=0.0781
Due nuovi, uguali a entrambi i vecchi: num.= 7590, probab.=0.1526
Due nuovi, uno come uno vecchio: num.=24593, Σ_prob.=0.4945, 1_prob.=0.0247
Uno nuovo, non come i vecchi: num.= 980, Σ_prob.=0.0197, 1_prob.=0.0020
Due nuovi, non come i vecchi: num.= 8802, Σ_prob.=0.1770, 1_prob.=0.0039
Nuova scelta mono-zodiacale: num.= 8744, probab.=0.1758
Nuova scelta bi-zodiacale: num.=40985, probab.=0.8242
Almeno un vecchio Zodiaco: num.=39947, Σ_prob.=0.8033, 1_prob.=0.4016
Almeno un nuovo Zodiaco: num.=34375, Σ_prob.=0.6912, 1_prob.=0.0691
In totale almeno 1 vecchio: num.=45700, Σ_prob.=0.7617, 1_prob.=0.4165 [:1.8288]
In totale almeno 1 nuovo: num.=43514, Σ_prob.=0.7252, 1_prob.=0.0713 [:10.1712]
TAB. 4. LISTA CON RISULTATI STATISTICI DELLA MODELLAZIONE COMPUTERIZZATA DELLA VARIANTE COMBINATA
MANIFESTO DELL'IEI
(Iniziativa per Elezioni Iterative/*)
[ * Qui nel bulgaro anche la parola elezioni comincia con "i". ]
La storia di tutte le società è una storia di
selezione dei leader pubblici! Per quanto forte e potente sia un Paese, se esso non è ben organizzato e governato, la società non può dimostrare ciò, di cui essa è capace, il Paese è lacerato da scontri interni e diventa preda facile di altri paesi, meglio organizzati di esso. E la buona organizzazione è tanto più necessaria se il Paese è povero e debole. Ma nella società umana l'organizzazione viene effettuata
dagli esseri umani e, quindi, essa si riduce principalmente alla ricerca dei governanti più capaci ed al loro collocamento a capo del potere. In condizioni di dittatura ciò avviene dall'alto, mentre in condizioni di democrazia -- dal basso, ma
il problema rimane, perché è molto difficile da risolvere e, di solito, viene presa una decisione, ma senza garanzie che essa sia la migliore. Diamo un'occhiata più da vicino a questo.
Sotto la dittatura i governanti sono nominati dal corpo dittatoriale (sia esso una persona o un consiglio), che è buono, se questo corpo è competente e onesto, ma poiché ciò accade raramente, anche le buone dittature sono una rarità nella storia, e quel che è peggio è che quando arrivano governanti incapaci essi compensano abbondantemente ogni bene, che hanno fatto i loro predecessori. Nelle forme di governo dinastiche e monarchiche si accetta che la scelta del nuovo dittatore debba essere fatta tra i discendenti del vecchio, perché il "seme" è lo stesso, ma questo, ahimè, non garantisce nulla. L'unico vantaggio della scelta dall'altro è che l'area per la ricerca dei governanti è limitata a pochi e legati con alcuni aristocratici, o di altro tipo relazioni, persone, che hanno ricevuto una buona educazione e che possono, più o meno, essere fatti noti al dittatore, cioè si ottiene una certa
diminuzione del bacino di scelta.
Nella scelta democratica (la scelta dal basso) le cose vanno bene solo
se il gruppo degli elettori
è relativamente piccolo e essi possono conoscere bene le persone che stanno eleggendo, ma a livello statale questa scelta appare altrettanto negativa quanto l'altra, con l'unico vantaggio che il cattivo governante non può restare a lungo al potere e può essere facilmente sostituito con un altro (di solito incompetente quanto il precedente!). Per quanto piccolo questo vantaggio sia, esso è comunque qualcosa, quindi noi cercheremo di mantenerlo, cioè noi osserveremo il modello democratico, ma non illudiamoci che esso funziona ora bene,
perché il problema della scelta rimane! Questo è il problema che quando uno sceglie qualcuno che li debba comandare, egli (or essa) deve scegliere quello
più competente, ma a questo scopo
egli stesso deve essere abbastanza competente per fare la scelta! In altre parole, uno può scegliersi solo un capo che sia bravo quanto lui (o peggio), ma
non migliore, per il semplice ragione che lui
non è in grado di valutarlo correttamente! Le cose peggiorano ancora di più perché l'arte manageriale non è affatto un'area che tutti conoscono (come, ad esempio, il calcio), per ciò il cittadino comune semplicemente
non ha alcune chance di specializzarsi in essa.
In ogni caso, questo deve essere ovvio, perché in ogni attività umana esistono commissioni per prendere decisioni sulle capacità dei concorrenti, e queste commissioni sono più competenti dei partecipanti stessi, ma nelle elezioni nazionali
è il contrario! La scelta dal basso può funzionare solo
in caso di piccolissima differenza tra le capacità del concorrente e della commissione, cosa che la rende simile alla scelta competente dall'alto. Per questo motivo l'umanità da tempi immemorabili applica la regola più semplice della
scelta iterativa, dove piccoli gruppi di persone scelgono i loro rappresentanti, che formano altri gruppi, dove viene applicata la stessa regola, e così via, fino al raggiungimento del livello più alto. Questo è il principale metodo di lavoro in ogni partito o gruppo di persone in cui si applica la scelta democratica. L'unica ragione per cui ciò non viene fatto nelle elezioni generali è la
difficoltà di eseguire tale stima, ma solo questa è la strada giusta, se noi vogliamo prendere una buona decisione! Noi dall'
Iniziativa per Elezioni Iterative (IEI) abbiamo una proposta precisa, che spiegheremo di seguito, ma chiariamo prima gli evidenti svantaggi dell'attuale scelta democratica, che sono saggiamente nascosti da tutti i partiti tradizionali, o, meglio, dai politici ai livelli più alti del potere.
1. Svantaggi della scelta democratica
a) Nelle elezioni nazionali dirette
si vota, di regola,
per i partiti, non per gli individui! Ciò è facilmente spiegabile perché i partiti vivono più a lungo e sono meglio conoscibili degli individui, e perché è tacitamente presupposto che nei partiti stessi venga applicata la scelta iterativa, ma né questo può essere sempre garantito, né i partiti sono solo somme dei loro membri. I partiti sono
posti per fare carriera e ricevere benefici personali, ciò vuol dire che i membri del partito hanno i propri interessi, diversi da quelli delle persone che essi rappresentano. Inoltre,
il sistema dei partiti è in contraddizione con la democrazia, perché la democrazia richiede l'accesso al potere da parte di masse più ampie di cittadini, dove i membri di tutti i partiti in un dato Paese di solito non superano il 10 % della sua popolazione, ciò che ci dà ragioni per parlare di
partocrazia, o di governo dei partiti! In ogni caso, questo è sufficientemente chiaro, ma tutti i partiti nel loro insieme tacciono risolutamente su questo argomento (e questa questione, a quanto pare, è l'unica su cui essi hanno consenso) e insistono, ciascuno a modo suo, sul fatto che essi sono i migliori rappresentanti del popolo. La cosa importante per noi qui è giungere alla conclusione che la scelta deve spettare agli individui, e solo dopo la loro scelta queste possono unirsi in alcuni gruppi con visioni simili delle cose, ma questi gruppi non devono cancellare la loro singolarità.
b) La scelta al vertice, naturalmente,
significa non conoscere le persone, e questo porta alla mancanza di obiettività e all'esclusione della decisione giusta. Ciò deriva dal problema della scelta menzionato all'inizio, e da questo segue che i leader al vertice devono farsi pubblicità allo stesso modo in cui, ad esempio, viene pubblicizzato un modello di automobile, o una prostituta, dove non è affatto necessario che le persone più popolari siano anche le migliori. Non si può scegliere democraticamente qualcuno se questo qualcuno non si offre volontario da solo, e con questo egli (o essa) può dimostrare solo la sua maggiore autostima, ma non altre qualità. Ma quando un ragazzo vuole sposarsi egli non va nel bordello a cercare lì la sua futura sposa, vero? Gli elettori devono votare per le persone del loro ambiente più vicino, che conoscono, non per quelle dell'alta società politica -- e anche questo è abbastanza chiaro, se non ci fossero i politici a confondere le cose.
c) I rappresentanti del popolo non hanno informazioni sui loro elettori, per cui essi non sanno, di fatto, chi rappresentano, e in questo caso essi applicano semplicemente le loro opinioni personali (cioè di partito), ma non quelle degli elettori! L'unica cosa che essi sanno è da quale regione essi sono stati eletti, ma questa è una
pura formalità, perché la divisione delle persone in regioni abitative non è affatto una caratteristica importante degli elettori -- tali caratteristiche sarebbero, ad esempio: le differenze di proprietà dei capitali, o differenze di età, o etniche, educative, eccetera. Inoltre, la divisione per regioni non ha alcun significato a livello del nostro Parlamento (l'Assemblea Nazionale), che è un'istituzione nazionale. Se noi dirigiamo lo sguardo alla fonte primordiale della democrazia -- l'Antica Atene - c'erano rappresentanti eletti di 50 generi (chiamati
demi), quello che per quel tempo era un segno sostanziale di differenze tra le persone. Ma se i delegati del popolo non sanno quali strati della popolazione essi rappresentano, allora
essi non sono affatto
rappresentanti del popolo! Se di tanto in tanto essi si incontrano con i "loro" elettori, allora queste persone non sono necessariamente coloro che li hanno eletti (perché ciò non può essere dimostrato), ma solo persone che vogliono utilizzare la posizione di un dato rappresentante per sollevare più in alto qualche questione, oppure perché essi non hanno altro da fare e per questo vanno a queste riunioni (ma la stessa domanda essi avrebbero potuto fare anche ai rappresentanti di qualche altro potere politico).
Per questi motivi le elezioni tradizionali sono semplicemente una
procedura per convalidare legittimamente il potere dell'oligarchia politica e per facilitare il suo collegamento con determinati ambienti economici! La difficoltà di scegliere persone dall'ambiente più vicino a tutti, proprio per le loro capacità o caratteristiche morali, qui viene cambiata con una
farsa elettorale, che intende "chiudere la bocca" al grande pubblico, che quest'ultimo è, apparentemente, coloro che fare la scelta. Solamente la nostra IEI è in grado di combattere questa
visione distorta della democrazia proponendo quanto segue
2. Nuova procedura per elezioni democratiche.
Requisito primario della nuova procedura è la possibilità per
ognuno di votare per chiunque, non perché quest'ultimo abbia annunciato la sua candidatura, ma perché il primo pensa di poter affidare al prescelto la difesa dei suoi interessi! Con l'attuale sviluppo della tecnica computerizzata ciò può essere realizzato molto facilmente, dove ogni persona può scegliere
fino a cinque persone, compreso se stesso, se ritiene di essere sufficientemente capace, o almeno di voler, prender parte al governo del Paese. L'ordine in cui viene fatta la proposta non ha importanza, e le persone stesse sono contrassegnate da un numero unico che per il nostro Paese è il cosiddetto Numero Univoco di Cittadinanza (NUC -- o, quindi, il numero dell'assicurazione, ovvero come viene accettato nel Paese), dove nel trattamento successivo i numeri errati vengono esclusi e quelli raddoppianti vengono conteggiati una volta.
A prima vista può sembrare che l'obbligo per chiunque di conoscere l'esatto NUC della persona per la quale egli vuole votare sia essenzialmente difficile, ma questo avrebbe potuto essere così prima della metà o di un intero secolo, forse, non oggi, perché ogni candidato ufficiale può far conoscere insieme al suo nome anche il suo NUC (questo non è un indirizzo, per aver paura di dirlo a tutti intorno). Inoltre, a tutti sarebbe permesso chiedere ai suoi amici più stretti o ai parenti quali sono i loro NUC e scriverli su un pezzo di carta. Sul posto di lavoro non ci sono problemi per ognuno quando scrive il proprio nome (sulla porta o su qualche lista) per scrivere anche il proprio NUC, che peraltro esiste ufficialmente nell'ufficio. E perché non portare sul bavero qualche distintivo con il suo nome e il NUC quando si avvicinano alcune elezioni -- magari qualcuno potrebbe trovarlo degno di simpatia incontrandolo per la strada? Ma non ci sono problemi nemmeno ad avere delle banche dati ufficialmente disponibili (nei Consigli comunali o nei circoli elettorali) di tutte le persone di una determinata regione o per il Paese, dove tramite vari segni come: alcuni nomi, età, luogo di soggiorno, ecc., sarà possibile effettuare la selezione necessaria e individuare il NUC, se ciò si rivela utile.
In questo modo noi
non rifiutiamo del tutto i partiti e la possibilità di fare scelte al vertice, perché insieme ai propri conoscenti più prossimi si potrebbe voler votare anche direttamente per qualche leader noto (che può essere un politico, o una stella del calcio, o buon professionista in alcune aree). Ciò che è importante è che questa scelta debba essere fatta
per iterazioni, dove in ogni fase successiva voteranno
da 10 a 20 volte meno persone. In questo caso basteranno 3-4 iterazioni per la scelta del Parlamento, e ancor meno per i Consigli comunali. Deve essere chiaro che in ogni fase successiva voteranno
solo il numero corrispondente dei
primi di una lista ordinata in base al numero di voti ricevuti
per loro, ma essi potranno votare nuovamente per tutti (per ora), ad eccezione dell'ultima volta, quindi che alcune persone possano entrare nella lista degli eletti anche nelle prossime iterazioni. Nell'ultima iterazione, che deve contenere circa
mille persone, deve essere data loro la possibilità di incontrarsi personalmente e di conoscersi tra loro, dove qui devono essere scelte persone
solo tra loro (per evitare di includere all'ultimo momento persone arbitrarie, o possibilità di un facile acquisto di voti). Noi proponiamo quindi la seguente variante di voto nel nostro Paese.
2.1. Scelta del Parlamento
a) Prima iterazione: a partire da tutti gli elettori (circa 6 milioni), ciascuno dei quali vota per ciascuna di queste persone, fino ai primi 300,000 di essi con il maggior numero di voti dati per loro, secondo una lista ordinata degli eletti, contenente solo NUC e il numero di voti ricevuti per loro.
b) Seconda iterazione: da 300,000 elettori ai primi 20,000 con il maggior numero di voti assegnati secondo le stesse regole.
c) Terza iterazione: da 20,000 a 1,000 allo stesso modo, dove questa volta la scelta viene effettuata negli Uffici elettorali regionali, a causa del numero ridotto di persone.
d) Quarta iterazione: da 1,000 persone al numero necessario in Parlamento, che noi proponiamo essere esattamente
100 persone, dove questa volta ognuno di loro vota nuovamente per 5 persone ma
solo tra questi mille. Oltre a ciò prima di questa fase elettorale ci deve essere almeno un mese di tempo, durante il quale queste persone devono riuscire ad associarsi tra loro, soggiornando per due settimane insieme (in qualche località turistica, per esempio), avendo a disposizione diversi possibilità di contatti personali ed espressione delle proprie opinioni per la strategia di governo nel dato momento. Questi mille delegati scelti possono essere considerati come un'
Assemblea Nazionale Allargata (Parlamento) e come una riserva naturale per ulteriore rifornimento di quella futura quando necessario. Qui è consentita la divisione di questa gente in base alle sue opinioni politiche o ad altre caratteristiche (età, educazione, ecc.). La votazione stessa si svolge nell'Ufficio Elettorale Centrale (o nell'Assemblea Nazionale), dove è preferibile che essa sia anche
aperta.
Per quanto riguarda la codificazione dei voti, noi proponiamo che essa venga effettuata su normali schede perforate (le stesse che si usavano nei centri di calcolo 10-20 anni fa), dove ognuno può preparare la propria scheda quando desidera in un intervallo di due mesi negli uffici corrispondenti ai Consigli Comunali utilizzando lì dei data base per essere sicuro dei numeri del NUC dei candidati. Nel giorno delle elezioni devono esserci tali dispositivi negli uffici elettorali, oppure essere utilizzati questi nei Consigli, e negli uffici per effettuare solo le votazioni. Insieme a ciò deve essere abilitata anche la possibilità per ognuno, se egli lo desidera, di votare anche
anticipatamente e apertamente, lasciando una di tali schede perforate e ricevendone copia, confermata con i necessari firme (dell'amministratore e di se stesso) e un sigillo di questa istituzione. Notate che, quando le persone votano per persone, non c'è motivo per cui qualcuno possa
temere di conoscere qualcuno e di fidarsi di lui, tanto più se non si tratta di persone dall'alto, come dovrebbe essere nelle prime iterazioni!
Il trattamento dei voti non dovrebbe essere difficile (esso richiede molto tempo, ma è per questo che esistono i computer -- per "lavorare" al posto degli esseri umani), e consisterà in una fase preparatoria di trasferimento dei record da tutte le schede perforate di una determinata sezione su qualche mezzo magnetico (non importa in quale ordine), e successivo riempimento di un file con due campi per ogni record: il NUC e il numero di voti
per questa persona, che deve essere mantenuto ordinato dal NUC. Successivamente, a livello regionale, questi file (provenienti da diverse sezioni) vengono fusi (uniti) mantenendoli ordinati per il NUC. Dopo l'unificazione anche a livello nazionale questo file viene ordinato in base al campo per il numero di voti e viene separato il numero necessario di record (persone) dall'inizio del file. (Nel caso in cui le persone successive all'ultimo scelto abbiano lo stesso numero di voti come lui, vengono incluse anche loro, perché il numero esatto non è importante.) Si lascia quindi informare tutte queste persone parzialmente scelte per ogni livello che essi continuano l'elezione. Non ci sono problemi per controlli ed esami da parte di qualunque potere politico dei file e del loro trattamento.
2.2. Scelta dei Consigli Comunali
Qui le cose sono del tutto simili, solo che le iterazioni saranno in altri confini. Se diamo per scontato che un comune abbia, diciamo, 50,000 abitanti, nella seconda fase sarà sufficiente che votino 3,000, e nella terza -- 200 persone. Solo che in questo caso durante il trattamento dovranno essere anche filtrati le persone non registrate nella regione. Non ci sono problemi, però, se questo trattamento viene fatto sulle
stesse schede perforate per la scelta del Parlamento, perché tale scelta, comunque, viene effettuata dalle regioni, per ciò la necessità di nuove elezioni (almeno per la prima iterazione) potrebbe svanire. Inoltre bisogna notare anche che non c'è necessità di elezioni comuni per le autorità giudiziarie, perché le masse, in ogni caso, non le conoscono, e queste elezioni potranno aver luogo nel Comune corrispondente, dove i candidati possono incontrarsi personalmente e fare conoscenza con i rappresentanti del popolo (o anche con un numero maggiore di essi -- quelli dell'ultima iterazione), invece di applicare una procedura puramente formale.
2.3. Scelta del Presidente
Nelle elezioni iterative non c'è bisogno di fare una scelta separata del Presidente /Vice-presidente, perché questo può essere fatto nella stessa Assemblea Nazionale, ma se noi vogliamo così tanto aumentare la selezione, allora le migliaia di persone che hanno votato nell'ultima iterazione può essere utilizzata per lo scopo. Generalmente parlando, questa Assemblea Allargata potrà essere utilizzata anche per vari altri scopi (ad esempio, per inchieste), perché essa costituirà un
campione rappresentativo della popolazione sufficientemente valido, cosa che è assente in
tutte le elezioni democratiche contemporanee.
3. Evoluzione futura delle elezioni
Dopo che la variante elettorale proposta dall'IEI verrà applicata più volte e i cittadini sperimentano palpabilmente sua vantaggi, si renderanno necessari alcuni miglioramenti e accelerazioni del metodo. Qui noi menzioneremo cinque momenti più importanti.
a) Le elezioni diventeranno aperte e chiare! Come noi abbiamo già accennato, quando tutti votano per persone del loro ambiente immediato non c'è motivo di temere di dichiarare apertamente il proprio voto, cosa che in effetti
eliminerà la possibilità di falsificazione delle elezioni, perché quello che non si vede si può facilmente falsificare, dove questo che si sa e si può dimostrare elementarmente, nessuno cercherà di falsificarlo. Ma allora questo significa che non c'è bisogno di un giorno elettorale con la tradizionale confusione, e ognuno sarà in grado di compiere la sua scelta nelle ore a lui convenienti in un arco di tempo ragionevole (di circa un mese), dove il giorno elettorale sarà semplicemente l'ultimo momento per la data tappa. La scelta aperta richiederà anche l'inserimento del NUC dell'elettore (ad esempio come ultimo e preceduto dal simbolo "@"), ma questo a sua volta darà la possibilità di dimostrare tutti gli altri plus riportati di seguito.
b) Ognuno può votare da casa o dal luogo di lavoro, utilizzando la rete informatizzata, effettuando nel contempo tutte le necessarie verifiche nelle banche dati. Questo può essere fatto con un livello di protezione e sicurezza sufficientemente elevato utilizzando parole chiave personali (come ciò avviene, ad esempio, ritirando denaro dai bancomat). Da quel momento in poi sarà possibile richiedere in ogni iterazione che vengano nominate persone solo
tra gli elettori per il dato livello, perché sarà facile verificare velocemente se il NUC in questione appartiene a quelli ammessi, e se non è così allora da indicare qualche altra persona. È possibile eseguire anche più iterazioni, in modo che la diminuzione del pool ogni volta sia solo di circa 10 volte (cinque iterazioni per la Bulgaria), il che aumenterà la precisione delle elezioni. Tutto sommato, ciò significa che le elezioni potrebbero svolgersi anche ogni anno, se le circostanze lo obbligassero, e non costeranno quasi nulla allo Stato.
c) Si può e si deve introdurre un
peso dei voti per ogni iterazione (dopo la prima), perché questi (diciamo 300 mila), che sono stati eletti al livello precedente, hanno una rappresentatività completamente diversa, cioè un numero di persone, che hanno votato per loro! In alcune elezioni aperte non ci sono problemi oltre ai cinque NUC e questo dell'elettore da inserire un campo in più nel record per fissare il peso del suo voto, che al primo livello viene riempito con uno, ma per ogni livello successivo verrà compilato automaticamente nel processo di trattamento computerizzato, dove per ogni persona scelta da qualcuno nel campo per il numero di persone che hanno votate per lui viene aggiunto non uno ma questo numero. Allora sarà possibile dire giustamente
quanto "costa" il voto di ciascuno degli elettori ad ogni livello delle elezioni, cosa che nell'ultima iterazione mostrerà esattamente quante persone hanno scelto,
direttamente o indirettamente, il dato Rappresentante del popolo (e non solo quante persone dell'ultimo livello hanno votato per lui). In questo modo si raggiungerà
la variante ideale della votazione, dove sarà possibile tracciare, quando necessario, l'intero albero della scelta, sia dall'alto verso il basso (chi da chi è stato scelto), sia dal basso verso l'alto (chi quali persone ha scelto). E notate che qui si tratta di
ciascuno dei cento membri dell'Assemblea Nazionale
separatamente, non mescolati per tutti i candidati della lista di qualche partito per il quale viene dato un certo numero di voti (ma in una regione i candidati sono alcuni, e in un'altra -- altri).
d) Ci sarà possibile effettuare
tutte le analisi statistiche immaginabili sugli elettori. Nel paragrafo precedente noi abbiamo accennato a questo, ma sottolineiamo che nelle elezioni nazionali la questione non è "chi quale", ma "chi
da quale persone", cioè età, educazione, professione, identità etnica e altri parametri, che possono essere estratti da alcune banche dati più accurate per il Paese. Ciò aiuterà i Rappresentanti ad attuare una politica quanto più vicina agli interessi degli elettori reali, come anche a prestare orecchio alle loro opinioni (via e-mail, ad esempio), perché l'opinione di una persona è una cosa, ma la situazione è completamente diversa se dietro questa persona stanno, diciamo, 42 persone!
e) La società si unirà e il suo atteggiamento consapevole verso le elezioni aumenterà. Quando tutti dopo il primo livello cominceranno davvero ad esprimere l'opinione degli altri, e tutti prima dell'ultimo saranno privati della possibilità di fare carriera e trarre vantaggi personali dalle elezioni, allora anche tutti cominceranno ad affrontarle più seriamente e cercare di dare tutto ciò che lui può spremere da se stesso. Gli esseri umani, certo, sono egoisti, ma essi non sono imbecilli e ognuno aspira alla supremazia se questa può essere raggiunta, ma altrimenti non gli resta altro che pensare alla società, proprio perché lui
vuole essere ammirato dagli altri (che gli hanno dato fiducia con i loro voti). È normale supporre che la maggioranza delle persone, quando vedono che rappresentano più di una decina di persone, cercheranno di raccogliere in qualche modo (ad esempio, tramite un questionario standard) le opinioni di queste persone, con l'obiettivo che nelle prossime elezioni queste persone possano nuovamente esprimere fiducia in loro. E i modi per farlo saranno abbastanza disponibili, perché se oggi (intorno al 2000) nei paesi sviluppati quasi il 10 % della popolazione ha accesso a Internet a casa o in ufficio, dopo circa 10 anni la loro parte potrebbe diventare 1/4, e dopo 20-30 anni questo sarà accessibile come la televisione oggi.
4. Conclusione
Nella maggior parte dei paesi democratici la popolazione considera i politici come uno strato elitario inaccessibile alle masse ed è pronta a scommettere su di loro come si fa nel lotto o nelle corse dei cavalli. Ma questo è dovuto a causa della mancanza di coinvolgimento con loro, così come anche da parte di questi ultimi alle masse che li hanno eletti. Solo l'IEI trova la via giusta per
unire la società in un unico corpo, dove ciascuno porta la sua parte di responsabilità per i destini degli altri, e quanto più si arriva in alto tanto più pesante diventa questa responsabilità. Il futuro delle elezioni è solo nelle elezioni aperte e iterative, basate su contatti diretti e possibilità di esprimere la propria opinione sulle persone per le quali si vota. La scelta al vertice, soprattutto di persone legate da piattaforme di partito strette e unificanti, e non di personalità particolari, erode le fondamenta della democrazia. I Rappresentanti del popolo devono realmente rappresentare la nazione (o parte di essa) e non i suoi partiti, e tale rappresentatività può essere raggiunta solo con l'aiuto dell'IEI.
Sostenete la nostra IEI, perché
noi sosteniamo la scelta iterativa, provata nei secoli, di votazioni eseguite gradualmente dal basso, questa solamente è in grado di superare con successo il problema della scelta.
Mostrate ragione, mostrate comprensione, mostrate iniziativa --
scegliete la nostra iniziativa!
L'IEI dà l'iterazione, l'iterazione migliora la democratizzazione!
MANIFESTO DELL'AQC
(Ala dei Quadri Corrotti/*)
[ * Qui nell'originale bulgaro sono tre lettere "k". ]
La storia di tutte le società è una storia di continua
affermazione delle tendenze esistenti al raggiungimento del necessario grado di maturità! Non è mai accaduto che qualcosa è stato stabilito e legalizzato nella società prima che esso è emerso come germe e ha acquisito una certa procreazione, che ha imposto l'inserimento all'ordine del giorno della questione della sua accettazione; ma questo soltanto non è mai bastato se la cosa in questione non ha ben corrisposto nel suo grado di sviluppo o di maturazione ai bisogni della società e soprattutto del suo governo. La prima parte della suddetta dichiarazione difende la tesi che nello sviluppo sociale non si possono vedere idee immotivate, che non siano inizialmente nate come pensieri ingiustificati, o illegittimi, o
eretici, perché non c'è modo di aggiustare qualcosa di cui non si sa nulla (e le novità all'inizio sono considerate eretiche), ciò che è ovvio. La seconda parte dell'enunciato richiede un certo tempo per la comprensione o maturazione dell'idea, finché essa diventa "appetibile", cioè per la sua affermazione come principio nel governo sociale, dove le diverse idee necessitano di diverso livello di maturazione per essere portate fuori la sfera della pratica non ufficiale e accettate come legittime in quella ufficiale; da un duplice punto di vista possiamo affermare che la
società deve maturare per accettare qualche nuova proposta. Questo, naturalmente, è solo una dipendenza qualitativa, ma essa è sufficiente per i nostri scopi, come vedremo più avanti.
Quindi, ad esempio, nelle fondamenta dell'ordine schiavistico, sicuramente, è esistita l'idea di dare più libertà agli schiavi nei limiti di qualche luogo o isola isolata, dove essi potevano essere in grado di muoversi liberamente ma non scappare lontano, solo che ci è voluto molto tempo finché questa idea non sarà maturata nella forma di possesso di servi (cioè di attaccamento alla terra, senza la quale a quei tempi non si sarebbe potuto sostenere la vita). Allo stesso modo è avvenuta la successiva liberazione della popolazione attraverso la sostituzione della servitù con la dipendenza del popolo solo dai mezzi di sussistenza, cioè dai beni prodotti con il proprio lavoro, che essi possono esercitare ovunque, a condizione che qualcuno sia disposto a pagarli per il lavoro. Un altro esempio ci danno le misure per punire gli eretici o le persone ritenute possedute da potenze maligne -- in origine erano presenti tutte le misure possibili, ma venivano applicate solo quelle più adatte, secondo il gusto dei governanti, e quando una misura era "troppo matura" essa veniva respinta o sostituita con un'altra.
Si può anche dire che le idee del comunismo esistevano in qualche forma già ai tempi di Platone, ma ci vollero molti secoli prima che essi potessero maturare abbastanza da essere applicate da qualche parte, e, tuttavia, non ovunque, ma in alcuni paesi dove si sono rivelati più adatti all'uso, altrimenti le comuni esistevano molto prima dell'avvento del comunismo. Allo stesso modo possiamo osservare anche la comparsa e la legalizzazione di diverse norme sociali o diritti civili, che vengono applicati quando ciò diventa possibile. Esiste una certa analogia nel grado di maturazione di queste cose e nel sapore che hanno, per esempio, i pomodori, o i cetrioli, o i meloni, se preferite, dove nessuno avrebbe gradito il pomodoro verde o il cetriolo troppo maturo, e il capitalismo di solito viene paragonato al gusto della nespola perché finché essa non è troppo matura non serve a nulla (cosa di cui noi dovremmo essere convinti dalla nostra esperienza negli ultimi anni democratici).
Per quanto riguarda
la corruzione, allora essa
esiste dall'inizio del mondo, ma fino ad ora
non è giunta la sua ora di essere riconosciuta nel governo, perché essa era ancora verde, o la società non era abbastanza matura per apprezzare il suo gusto. Ma il fatto che essa viene applicata quasi ovunque illegittimamente e non ufficiosamente, dimostra che ci sono molti intenditori del suo gusto, e anche che essa
completa con successo diverse situazioni legali, dove con l'aiuto di essa spesso si arriva alla decisione giusta. E in effetti, per qualcuno che dà una grossa tangente a qualche funzionario governativo, per esempio, al fine di compensare l'ingiustizia di qualche legge, o per "lubrificare" qualche istituzione giudiziaria, è lo stesso se la decisione viene presa dopo che egli ha pagato una tassa allo Stato, oppure l'ha pagato all'ufficiale; e anche per quest'ultimo è la stessa cosa se lui riceve dallo Stato sufficiente denaro per difendere la giustizia, oppure la difende contro un pagamento supplementare.
Come voi vedete, se il baksheesh è
nell'interesse dell'equità esso viene moralmente assolto, così che
il male non è la corruzione ma il sistema di legge e ordine che la provoca, dove si può coraggiosamente affermare che non esiste legge, il che è sempre giusto, e ancor meno giusto per la parte più deprivata e debole -- nel migliore dei casi essa può essere giusta per la parte più forte, cioè per lo Stato. Comunque sia, noi esponiamo questi pensieri non per condannare le leggi o il personale giudiziario, ma
per assolvere la corruzione, se essa è nell'interesse di qualcosa di più importante -- siano esse alcune libertà, sia una maggiore felicità per le persone, sia una difesa più efficace di queste stesse leggi.
La stessa parola "
corruzione", o l'aggettivo corrotto in inglese, significa decomposizione e deriva dal latino, ma cos'è il decomposizione se non un certo
grado di maturazione?! Se noi torniamo di nuovo all'analogia con il melone allora esso (dalla posizione del cetriolo) può essere considerato "corrotto" quando viene utilizzato come alimento (così come anche la mela del paradiso, o la nespola, o il capitalismo, secondo l'osservazione precedente), ma ciò non impedisce che esso sia gustoso e nutriente. E quell'animale chiamato avvoltoio, al quale tutti guardano con grande disgusto perché esso si nutre di cibi putrefatti e in decomposizione, non è forse chiamato allo stesso tempo anche "sanitario della natura", perché adempie funzioni utilissime? E c'è un Paese che può vantarsi di essere riuscito a combattere completamente la prostituzione, che è un tipico esempio di decadenza della morale, ma esiste dai tempi di Babilonia, e fino ai giorni nostri, non importa se legalmente o meno, perché essa è necessaria per la società ed è sempre stata necessaria (e lo sarà, almeno fino a quando non si manifesterà la tendenza opposta in un futuro lontano)? Per ciò la corruzione non dovrebbe scioccarci affatto, ma deve farci riflettere su
quando e dove essa è necessaria! Noi osiamo annunciare che
la corruzione nella politica, ovviamente,
è necessaria e inevitabile (almeno perché essa comunque esiste), ed è giunto il momento di renderla legale, perché essa è necessaria alla democrazia, o la democrazia la richiede! Quindi cominciamo.
1. Svantaggi della democrazia
La democrazia reale ha diversi svantaggi che potrebbero essere eliminati, e qui ne sottolineeremo alcuni che possono essere superati con l'aiuto della nostra
Ala dei Quadri Corrotti (AQC). Essi si riducono principalmente all'incapacità di mutuo aiuto tra elettori ed eletti e sono le seguenti:
a) La mancanza di contatto diretto dei delegati eletti con gli elettori e viceversa è uno svantaggio molto importante di tutte le democrazie realmente esistenti. Se noi guardiamo alle cose in modo imparziale ci vedremo che la scelta anonima rende le cose molto complicate, perché nessun Rappresentante del popolo può sapere se qualcuno ha votato per lui (o lei, sicuramente) oppure no. Più di questo, egli non sa quali persone
in media lo hanno scelto -- giovani o anziani, con educazione secondaria o terziaria, dipendenti o proprietari, da quali gruppi etnici, eccetera --, e questa conoscenza avrebbe potuto essere utile durante la sua attività, per sapere chi difende. Gli incontri con gli "elettori" non sono incontri con i suoi
veri elettori (e per questo li mettiamo tra virgolette); non è chiaro se le persone che cercano di trovarlo personalmente abbiano davvero votato per lui, cioè se lo abbiano aiutato e se abbiano creduto in lui, o vogliano adesso sfruttare la sua posizione, ma in questo mondo tutti vogliono sapere chi è la sua gente, sul quale essi può contare. La scelta anonima è tale perché finora non è stato fissato il requisito che essa non sia tale (almeno per alcuni partiti), cioè finora la situazione non è maturata, e i bollettini anonimi sono solo un modo semplice per scegliere. Finché, però, gli elettori ed gli eletti non potranno conoscersi almeno sulla carta (cioè per nome, o Numero Univoco di Cittadinanza, o qualche documento, che possa confermare la scelta) essi non agiranno amichevolmente e uniti; finché non ci sarà modo di dare la mano (anche non direttamente) prima delle elezioni, essi non la presteranno nemmeno
dopo le elezioni! Se nella democrazia il governo del Paese è affidato ai Rappresentanti del popolo, allora i primi devono sapere quale popolo essi rappresentano realmente, altrimenti la rappresentatività è una pura formalità e demagogia.
b) La mancanza di aiuto reciproco tra le due parti nelle elezioni democratiche pone
grandi difficoltà ai singoli (indipendenti)
candidati, che possono essere espresse in entrambi i sensi: i poveri politici, dal canto loro, non hanno praticamente alcuna possibilità di essere eletti, perché la campagna elettorale costa molto (e l'istituzione della qualifica di proprietà, come avviene in alcuni paesi, è un elemento anti-democratico); le persone fisiche benestanti o entità legali, d'altra parte, non possono far valere legalmente la scelta di loro, o del loro rappresentante, con qualche tipo di tangente o ricompensa per gli elettori (che sarebbero stati solo felici di ricevere qualcosa di gratuito), e quando alcuni persone delle masse vogliono qualcosa che non fa nulla agli altri, è del tutto democratico darglielo. Con i partiti le cose stanno diversamente perché essi sono sostenuti dai loro membri, cioè
i partiti, di fatto,
sono corrotti (i membri dei partiti ricevono tangenti), e per questo essi hanno soldi per la campagna preelettorale, come anche per il loro funzionamento post-elettorale! Ciò, che i membri regolari non diano tangenti a determinate persone, ma a qualche tipo di associazione "non personale" senza scopo di lucro, non significa che queste alleanze non siano corrotte nel senso comune del termine, perché i partiti svolgono la loro attività in cambio delle quote di partito riscosse dai membri, dividendo il denaro tra l'organismo dirigente, ma questa è
pura tangente, perché viene data in anticipo, solo che è legalizzata e
non si chiama così. Tale procedura, tuttavia, non esiste per i singoli candidati ed è ora di renderla legale.
c) Le elezioni democratiche non sono controllate apertamente dal capitale, cosa che sarebbe andata bene se noi vivessimo, ad esempio, sotto il feudalesimo, ma in un'economia capitalistica l'importante è il capitale (per gli anglofoni questo è ovvio perché
capital significa, insieme ad una grossa somma di denaro, anche una grande città, e la radice è latina e significa testa). La cosa brutta non è quando il capitale determina la scelta delle masse, ma
quando le masse non vogliono questo, ciò che il capitale offre loro, ma non c'è nulla di non democratico se il popolo può trarne vantaggio, influenzando la scelta attraverso i loro capitali, o viceversa -- quando essi possono ricevere dei capitali per le loro scelte. È davvero giunto il momento di arrivare alla giusta comprensione di questa questione, perché la situazione attuale è tale che la capitale, in ogni caso, costituisce la scelta del pubblico, ma
non nell'interesse delle masse! Se qualche gruppo di persone, abbastanza numeroso da poter votare per un proprio Rappresentante al Parlamento, o almeno al Consiglio Comunale, vuole pagare (cosa piccola, di solito, perché le persone sono tante) per avere un difensore affidabile allora questo è del tutto ragionevole e
democratico, così come se una grande compagnia decidesse di pagare qualcosa alle persone che votano per il suo stesso individuo (perché se essi votano per lui allora vuol dire che questo è il loro desiderio!), quindi questo anche è corretto. La corruzione finanziaria nelle elezioni si chiama così solo perché essa non è fissata nelle leggi e legalizzata, per ciò
noi siamo per la legalizzazione della corruzione, che in questo modo
svanirà!
2. Proposta di modificazione
a) Non deve essere richiesto sempre il voto segreto, e se l'elettore volesse dare il suo voto apertamente, lui dovrebbe essere autorizzato a farlo, dove lui riceverà un documento che conferma la sua scelta, che potrà utilizzare in seguito se necessario. Ciò non richiede sostanziali cambiamenti nella legge elettorale, ma un tempo compreso tra due e quattro settimane
prima della data ufficiale delle elezioni, durante la quale coloro che desiderano votare apertamente potranno farlo nei corrispondenti Consigli Comunali, dove la loro scelta sarà registrata in una banca dati informatizzata e i loro nomi saranno spuntati nelle liste elettorali. Nella legge esistente è possibile votare per telegramma, ma come rara eccezione, se l'elettore non si trova in questo momento nel Paese, dove noi desideriamo che ciò diventerà una regola. In questo modo ognuno (chi lo desidera, ovviamente) potrà dimostrare la propria scelta, sia per garantire un più facile accesso a qualche persona prescelta, sia per pretendere in seguito per qualche regalo da parte della persona o della compagnia che gli sta dietro, sia quello di poter chiedere una certa responsabilità all'eletto, se egli fosse, per così dire, il suo "azionista" nella sua scelta -- la forma specifica di mutua collaborazione tra gli elettori e gli eletti sarà stabilita in ogni partito o coalizione che accetta la piattaforma dell'AQC. In questo senso possono esistere diverse Ali per ciascuno dei casi, con propri regolamenti.
b) Non deve essere richiesta l'iscrizione obbligatoria dei nomi dei candidati nelle liste elettorali dei partiti, perché per la scelta stessa conta il numero di mandati per ciascun potere politico partecipante alle elezioni (i seggi al Parlamento o al Comune) e non le persone stessi, che possono essere stabilite secondo i regolamenti di ciascuno di questi poteri anche
dopo le elezioni, in un periodo di nuovo da due a quattro settimane. Ciò faciliterà molto i singoli candidati -- e sono
loro i candidati veramente democratici -- perché essi potranno unirsi in qualche Ala, e sulla base dei documenti ricevuti dopo la scelta risulterà chiaro chi esattamente tra loro verrà scelto, come anche con quanti voti per ciascuno dei candidati. Tale documento potrà costituire un pezzo aggiuntivo della ricevuta rilasciata dal Comune con la votazione aperta (un esemplare deve essere per l'elettore, ed un altro per l'archivio della Commissione Elettorale Centrale), nel quale l'elettore potrà inserire il nome del candidato effettivo dell'Ala e spedirlo o portarlo a portata di mano. Nella base centrale verranno conservati i dati solo per i partiti partecipanti alle elezioni,
non per le persone fisiche, e chiunque abbia votato apertamente avrà il dovere di inviare questo pezzo al suo candidato.
In questo caso l'AQC potrà scavalcare la soglia di partecipazione alle elezioni (in Bulgaria essa è 4 %) e ciascuno dei singoli candidati che avrà raggiunto il necessario numero di voti entrerà effettivamente nell'istanza corrispondente, dove questi (presumibilmente molti) dei candidati, per i quali all'inizio non ci sono abbastanza voci, potranno ricevere o dare la propria voce agli altri (non importa se noi diremo "dare" o "vendere" perché quando uno dà qualcosa egli lo fa, o per qualche servizio passato, o per qualche futuro, cioè ogni favore ha il suo prezzo!), dove solo per un candidato non ci saranno abbastanza voci, e molti abbandoneranno le elezioni, ma vinceranno qualcosa da questo tramite le voci inizialmente ricevute per loro. In questo modo svanisce la necessità di singoli candidati perché essi si uniranno in alcune Ali e diventeranno più potenti e
capaci di competere con i partiti, ma anche ciascuno dei partiti potrà trarre vantaggio da questo requisito perché non è necessario che qualcuno iscriva il suo nome in 3-4 liste elettorali (in diverse regioni), e non è assolutamente necessario ad ogni elezione da fare liste con i nomi dei candidati, perché questi, comunque, appartengono allo stesso partito ed è sufficiente solo il suo nome (ciò renderà la procedura elettorale molto più economica). Oltre a ciò, le elezioni per il Parlamento così eseguite diventeranno veramente nazionali (perché esso è un'istituzione nazionale) e non ha alcuna importanza da quale
regione viene eletta quella persona, e se l'ultima vuole sapere
da chi viene eletta allora essa potrebbe trovarlo tra i pezzi delle ricevute per la votazione aperta (se quelli che hanno votato per lei mandano glieli).
c) Bisogna legalizzare la corruzione tra elettori e persone elette e dare pubblicità a tutte le macchinazioni finanziarie che accompagnano le elezioni, perché ognuno ha il diritto di sapere quale persona o partito quale sostegno finanziario e da chi ha ricevuto per condurre le elezioni, così come anche dopo questo ciò che ciascuno riceve o dà. Se qualche compagnia vuole comprare il suo rappresentante al Parlamento donando una azione a tutti coloro che hanno votato per lui, allora perché non farlo allo scoperto, invece di cercare "porte" nelle leggi o di buttare risorse finanziarie non necessarie per annunci pubblicitari (inutili perché essi non entrano nelle tasche di chi ha votato per il suo candidato)? Se i
soldi guidano il mondo, fateci almeno sapere
come essi fanno questo! Questa corruzione è necessaria al popolo e, se essa esiste, è meglio renderla legalmente (perché altrimenti accade qualcosa di simile all'esistenza di un partito etnico nel Parlamento bulgaro, che non si chiama così perché ciò non è consentito dalla legge, ma questo non gli impedisce di essere etnico e di esistere).
Anche, cosa c'è di male se qualche regione, o organizzazione professionale, o etnica, vuole votare la propria persona, che, però, è abbastanza povera da organizzare da sola la campagna per la sua elezione, ma ognuna di quelle persone avrebbe, con mano leggera e cuore puro, donato una piccola somma di circa, diciamo, un paio di dollari? Queste persone possono semplicemente diventare
azionisti di questa persona e sceglierla, e anche incassare in seguito, diciamo, un dollaro in più, per dargli la possibilità di costruirsi una casa decente, dove può ricevere i suoi elettori. Invece della corruzione solo dei partiti, noi vogliamo che
ognuno sia in grado di
corrompersi, perché questa è un'espressione dei diritti democratiche e delle libertà, e il popolo
deve riceverli!
3. Evoluzione futura
Quando l'Ala dei Quadri Corrotti raggiungerà la necessaria influenza tra la popolazione, le elezioni diventeranno un
mercato azionario democratico, dove vincerà il migliore politico, e da questo, alla fine, vincerà il popolo. I politici cominceranno ad essere comprati e venduti come stelle del calcio, per esempio, ma in cosa un politico è peggio di un noto calciatore? Non ha egli forse apparenza, o non ha educazione necessaria, oppure non porta emozione alla gente, che, comunque, oltre al pane, vuole anche circhi? L'unica cosa che i nostri politici non hanno sono i soldi e per questo essi spesso sono
costretti a danneggiare lo Stato (che significa il popolo), ma se essi costano milioni, e dati volontariamente dai loro sostenitori (siano essi gente privata o compagnie), allora le masse saranno più soddisfatte dal loro "gioco" (per non parlare degli stessi politici). Quando i politici diventeranno più ricchi essi lavoreranno ancora più produttivo per la felicità delle persone (perché essi saranno legalmente ben assicurate), e questo, che il capitale spingerà le cose, non solo è giustificato, ma includerà anche la gente comune in questo gioco, perché ognuno potrà sostenere chi vuole e vincere con questo.
Ogni politico deve poter costituire una propria
compagnia politica, che deve esistere secondo il principio della compagnia per azioni e vendere azioni a chiunque voglia comprare e
vincere insieme a lui! Le azioni di un politico aumenteranno e quelle di un altro diminuiranno, ma essi verranno comprate e vendute, e queste saranno azioni vere, non iperboli letterarie! Chiunque abbia espresso la propria voce per il politico riceverà contro pagamento un'azione, e lo stesso politico potrebbe essere autorizzato ad acquistarne in ogni elezione da 10 a 50 (a seconda del livello delle elezioni e di qualche rating nazionale), ma in seguito, in un'assemblea comune degli azionisti si deciderà ogni anno la distribuzione dei dividendi, ed anche l'emissione delle azioni aggiuntivi. Ad ogni nuova elezione alla quale il politico prende parte verranno emesse nuove azioni secondo lo stesso regolamento. Il politico stesso può avere il maggior numero di azioni in questa sua compagnia, ma ciò non è affatto obbligatorio; lui (o lei, sicuramente) potrà ricevere un aiuto da partiti politici o organizzazioni imprenditoriali, ma anche da ogni comune cittadino che vorrà farlo; l'impresa politica farà business come tutte le altre, ma essa si occuperà principalmente del mantenimento dell'immagine e del marketing del politico. Ma ecco, questa è la vita, questo è il mercato azionario, questo è il capitalismo, e parlare di corruzione è un'antica chiacchierata dei difensori del nostro passato totalitario, quando tutto veniva fatto di nascosto alla gente, che poi veniva semplicemente informata delle decisioni prese. Con noi tutti avranno la reale possibilità di vincere dall'elezioni e dagli politici, e questo sarà solo vantaggioso per il popolo.
Inoltre, non dimentichiamo anche il successivo momento importante, che sarà una conseguenza diretta dell'attività dell'AQC, e cioè l'affermazione che solo fondazioni imprenditoriali adeguate nella politica daranno buone possibilità per lo
sviluppo individuale del politico e per la piena manifestazione delle sue capacità, qual è esattamente l'obiettivo di ogni società democratica. Il popolo sceglie la
propria personalità e i partiti sono solo uno strumento di collegamento e spersonalizzazione e, in questo senso,
solo attraverso l'AQC si potrà raggiungere una vera democrazia, dove viene valorizzata innanzitutto la personalità e la singolarità del politico come rappresentante del pubblico e non la sua devozione ad alcune idee comuni. La strada verso la democrazia moderna passa inevitabilmente attraverso
l'Ala dei Quadri Corrotti!
Alla legalizzazione della corruzione politica per eliminarla dalla vita politica!
Mettete la politica sulle fondamenta del business per migliorarla ed elevarla!
Avanti verso la vera democrazia con l'Ala dei Quadri Corrotti!
MANIFESTO DELL'ONN
(Offensiva della Nuova Nomenclatura/*)
[ * Qui nell'originale bulgaro sono tre "n", perché anche l'offensiva comincia con questa lettera. ]
La storia di tutte le società è una storia di
lotta per il potere tra gente comune e quella eletta (da Dio), tra patrizi e plebei,
tra popolo e aristocrazia! Questo è così perché, da un lato, governare non è un'attività facile che può essere svolta da persone incompetenti e impreparate allo scopo, ma, dall'altro, più uno è limitato, meno egli lo capisce e più pensa di sapere tutto e vuole dire la sua parola nel governo (sicuramente per confondere le cose alla fine). L'aristocrazia ha l'importante vantaggio di persone cresciute in ambienti colti e che hanno ricevuto una buona educazione fin dalla prima infanzia, persone per le quali è giusto dire che essi hanno succhiato le buone maniere già con il latte materno. Il fatto che essi, di regola, non siano gravati dalla necessità di guadagnarsi il pane con lavori disgustosi, come il resto della popolazione, dà loro la possibilità di vivere per il proprio piacere e per la propria espressione creativa, perché mostrare la propria abilità è il piacere più alto per chi è ricco di spirito! Allo stesso tempo gli aristocratici non sentono la necessità di fare carriera
ad ogni costo, per trovare il loro posto sotto il sole, come nel caso dei "plebei"; essi hanno il loro buon posto già con la nascita e quando assumono alcune posizioni importanti nella gerarchia di governo essi hanno non altra possibilità se non quella di svolgere bene il loro lavoro (perché
niente li spinge a farlo, se non il loro senso morale).
Detto in altro modo, la pratica mancanza di incentivi egoistici nel governare rende l'aristocratico il
governante ideale, e quanto più prospero è un governante, tanto minore è per lui il pericolo di "perdere l'osso" e tutto ciò che riguarda questi privilegi, tanto più indifferente egli è al potere e
più competente è il suo governo! A questo proposito è utile ricordare la regola consueta tra la gente comune secondo cui una persona intelligente, quando è circondata da uno sciame di zanzare, non li scaccia affatto, perché questi, che hanno succhiato le pance piene col suo sangue, tengono lontani i nuovi e affamati. Insieme a ciò noi non dobbiamo dimenticare anche il fatto che l'aristocratico
sa fin dalla tenera età quale sarà il suo posto nel governo e riceve la corrispondente educazione specializzata, in modo che egli sia pronto per l'attività che svolgerà, dove il governante-plebeo, il più delle volte non ha alcuna educazione manageriale, come diciamo oggi.
Ma tutto ciò, sicuramente, era noto ai popoli fin dai tempi antichi e veniva applicato nel governo sociale molto prima dell'emergenza della democrazia, così come continua ad essere applicato in quasi la metà del mondo secoli dopo la diffusa proliferazione di quest'ultima. La nomenclatura totalitaria non sconosciuta fu ancora un altro tentativo di realizzare i vantaggi sopra menzionati dei governanti predeterminati. Lo svantaggio principale di questo metodo è il fatto che le masse devono essere
costrette in qualche modo a obbedire all'aristocrazia, mentre i modi per farlo sono solitamente solo due: o con coercizione, o con frode! Se necessario, si può inventare qualche menzogna assolutamente impossibile, che possa consentire il raggiungimento dell'obiettivo dell'obbedienza indiscussa delle masse (come questa, che l'aristocrazia ha sangue blu invece che rosso, come tutti gli altri, o che Dio stesso si sia preso la briga di sceglierli per governanti e questo deve trasmettersi da padre a figlio primogenito e da lui a suo figlio, eccetera, fino alla fine del mondo) -- ogni misura è buona se raggiunge il risultato. Ciò che è negativo in questo caso è che l'obiettivo non sempre può essere raggiunto. Ma analizziamo più precisamente la situazione, per vedere cosa manca ancora alla buona idea, cosa ne impedisce l'applicazione ovunque, e formuliamo in questo modo
1. L'idea per la Nuova Nomenclatura.
Se la persona comune fosse stata abbastanza onesta con se stessa (cosa che, ahimè, accade molto raramente) essa avrebbe dovuto confessare che l'unica ragione per cui l'aristocrazia non le piace molto è il fatto che
lei sola non ne è parte! E non solo egli (o essa) non è un aristocratico, ma
non c'è modo che egli lo diventi, se non è nato tale (è vero che ci sono alcune eccezioni, ma essi sono così rare che confermano solo la regola), e allo stesso tempo gli uomini aspirano fortemente a ciò che per loro è difficilmente raggiungibile e non vogliono accettare l'impossibilità di entrare nella lista degli eletti. Questo desiderio ardente, in linea di principio, è qualcosa di buono, perché consente la mobilitazione delle forze nella direzione necessaria, ma nel nostro caso questo desiderio irrealizzabile ostacola solo il successo del governo delle masse.
Il bello dell'aristocrazia è l'ambiente sociale in cui lei cresce e viene educata, la sua invulnerabilità materiale e il suo desiderio di fare qualcosa di utile per gli altri (perché non le resta niente altro), dove
il brutto è ... la sua eredità, che irrita i "plebei", e proprio la realizzazione e la distinzione di questi momenti costituiscono la spina dorsale dell'idea della Nuova Nomenclatura! Se noi troviamo un modo per "uccidere" l'eredità, preservando allo stesso tempo lo stato privilegiato di un gruppo di persone dal momento della loro nascita, noi otterremo
solo vantaggi senza svantaggi, perché diamo per scontato (e molte volte convalidato) che le capacità dei geni, in qualunque area, non siano trasferite ai posteri (cosa che ostacola fortemente i discendenti delle persone conosciute, perché i loro antenati li ombreggiano per tutta la vita). Ma allora è possibile avere un'aristocrazia senza eredità, o questa è solo una chimera? Indubbiamente sì -- rispondiamo noi dell'
Offensiva della Nuova Nomenclatura (ONN) alla prima questione, perché noi contempliamo le cose in modo scientifico e sostanziato. Sì, certo -- diciamo noi, perché siamo realisti e democratici -- e se altri prima di noi non hanno visto la decisione elementare, ciò è solo perché essi non hanno cercato nel luogo giusto!
Ma se l'appartenenza alla Nuova Nomenclatura non verrà trasmessa per via ereditaria, allora
come essa verrà trasmessa? La risposta è davvero ovvia -- attraverso
una scelta, per la quale non ci sono ragioni per essere selettiva in base a determinati criteri, perché non è chiaro di che tipo essi debbano essere, né è possibile che la decisione giusta venga presa già nell'età dei bambini molto piccoli della persona prescelta (perché l'ambiente di vita deve essere sistemato nella prima infanzia)! Allora non ci resta altro che applicare l'unica scelta corretta, in una situazione di informazione incerta -- la
scelta arbitraria, usata frequentemente anche dalla natura stessa (o da Dio, se voi preferite questa nozione). Solo l'arbitrarietà può democratizzare l'idea di aristocrazia e renderla attraente per il pubblico! Solo l'arbitrarietà può dare a chiunque la possibilità di essere tra gli eletti (da Dio), cosi come a pacificare e convincere le masse nella giustezza della scelta! Solo l'arbitrarietà può rendere "il lupo soddisfatto" e "la pecora viva", ma quale deve essere esattamente la procedura noi vedremo nel prossimo capitolo riguardando
2. La scelta della Nuova Nomenclatura.
Tale scelta deve avvenire ogni anno, affinché essa sia davvero democratica e ogni
bambino (-a) ha pari chance di entrare nel circolo degli eletti. La prima cosa da determinare è il numero con il quale la Nuova Nomenclatura (NN) crescerà ogni anno, e supponendo che la sfera principale della sua attività sarà il Parlamento, noi proponiamo il suo aumento per un mandato parlamentare
tra il singolo e il doppio del Parlamento. Se per regolamento le elezioni si svolgono ogni quattro anni ciò darà un aumento annuo di NN da 1/4 a 1/2 del numero dei membri del Parlamento. Queste cifre verranno confermate più avanti nel corso della nostra spiegazione, ma qui è sufficiente a dire che inizialmente, finché non si sarà accumulata una abbastanza adulta e capace Nuova Nomenclatura, noi atteniamoci al numero più alto, cioè per 200 persone al Parlamento (ed in Bulgaria noi abbiamo 240 persone lì) fa esattamente
cento in un anno.
La cosa successiva da stabilire è l'età dei bambini che devono essere scelti e noi ci fermiamo su
due anni compiuti, e a causa della base annuale delle elezioni accettiamo per comodità che si tratta di bambini nati in qualunque giorno dell'anno civile che era
tre anni prima di quello attuale. Più precisamente noi proponiamo che ciò venga fatto in un ambiente molto festoso in gruppi di dieci persone una volta alla settimana, diciamo il sabato sera, a partire dalla prima settimana di febbraio, dove vengono estratti tre gruppi di numeri, e cioè: mese di nascita (dove nella sfera sono caricati tre gruppi di numeri da 1 a 12, per non farla ruotare quasi vuota), il giorno di nascita (nella sfera ci sono 31 numeri), e un gruppo di tre numeri -- il penultimo del nostro cosiddetto NUC (Numero Unico di Cittadinanza -- equivalente al numero di previdenza sociale o simile), che deve identificare in modo univoco la persona -- che vengono estratti
cifra per cifra e
con ritorno (sempre caricando tre pacchi di cifre da 0 a 9; l'ultima cifra nel nostro NUC è per il controllo del modulo 11, quindi essa non dovrebbe essere estratta). L'anno di nascita viene indovinato per impostazione predefinita, perché è lo stesso. Poiché lo scopo delle elezioni è quello di essere scelto reale e vivo in questo momento bambino, può accadere che qualche
gruppo di numeri debba essere estratto di nuovo, dove i numeri estratti fino a quel momento che sono reali
rimangono, e vengono estratti solo quelli che non possono essere soddisfatti (ad esempio, per il 29 febbraio per un anno non bisestile viene riestratto solo il giorno ma il mese rimane; oppure le cifre estratti per l'ultimo gruppo non corrispondono al bambino vivo, o semplicemente danno un numero troppo alto e per il giorno non sono nati tanti bambini -- in questo caso vengono riestratti solo queste tre cifre). Da aggiungere che se tale controllo, per diversi motivi, non può essere effettuato
in tempo reale, o è stato commesso qualche errore, allora la scelta si conclude nel giorno consecutivo successivo.
Questo sarà un evento molto attraente, che sarà seguito con grande interesse dall'intera nazione, può darsi con maggiore interesse di una finale di campionato mondiale di calcio (per non parlare dell'estrazione di qualche lotto), perché per la prima volta nella storia umana l'umanità interferirà attivamente negli affari di "Dio". Ma questo sarà uno gioco
senza perdite, contrariamente a tutte le altre estrazioni, dove si dovrà pagare almeno il
biglietto -- qui ogni cittadino nato vivo ha già ricevuto il suo "biglietto" e resta solo da verificare se esso è vincente, cosa renderà lui (o lei, ovviamente) un aristocratico
di nuovo tipo (cambiando radicalmente anche la vita dei suoi genitori), oppure lui è come tutti gli altri comuni mortali. L'importante è capire che la Nuova Nomenclatura viene scelta fin dalla più tenera età, senza distinzione di sesso, etnia, credo religioso, stato di ricchezza, ecc., e continua ad essere tale fino alla fine della vita, ma
solo fino a quel momento, dove nulla viene tramandato ai posteri dei nuovi aristocratici. Solo in questo modo l'accesso all'aristocrazia rimane aperto per ciascuno dei cittadini, allargando così i principali diritti democratici con uno nuovo -- il
diritto di ognuno a diventare aristocratico! Ma badate che questo diritto
non e correlato con qualcun obbligo per il nuovo eletto ed egli può fare carriera politica, se vuole, ma può anche fare quello che vuole (riservando per sé anche il diritto di
non fare nulla, se è lì che lo spinge il suo cuore). Prima di ciò, però, ogni rappresentante della NN deve crescere e ricevere la sua educazione, ed è per questo che nel prossimo capitolo noi prenderemo in considerazione
3. L'educazione e coltivazione della Nuova Nomenclatura.
Fino alla fine di aprile (ma forse prima) le elezioni della nuova generazione di NN saranno terminate e a metà dell'anno -- noi proponiamo dal 1 luglio -- i felici eletti saranno in grado di entrare nelle specialmente stabiliti istituzioni educative per la
nomenclatura. Poiché all'inizio i bambini sono troppo piccoli, alla fine dell'anno in cui essi completano sei anni (cioè altri quattro anni), uno dei loro genitori o tutori ha il diritto di vivere insieme al suo figlio (-a), e dopo questo periodo il l'insegnamento viene svolto sulla base di convitto settimanale. L'intero sostentamento dell'aristocratico (e del genitore che lo accompagna, mentre egli ha questo diritto) viene preso da queste istituzioni e, naturalmente, la sua educazione deve essere, davvero, di prima classe: con piccoli gruppi di massimo 12 studenti; lezioni individuali ovunque, dove ciò sia necessario, anche studiare in istituti scolastici in paesi stranieri, se necessario; le strutture materiali più aggiornate; gratuitamente, non solo cibo e medicinali, ma anche libri e sussidi didattici, impianti sportivi, collegamenti di comunicazione internazionale, trasporti ed escursioni in tutto il mondo, e tutto ciò che un ricco genitore non avrà risparmiato per la sua prole.
In aggiunta a quanto sopra, fino al raggiungimento dell'età per l'arruolamento ufficiale come membro della Nuova Nomenclatura, che noi proponiamo di diventare a 21 anni, ogni prescelto riceverà anche uno salario mensile minimo (SMM), dove fino al raggiungimento dell'età per il passaporto tale somma verrà pagata ai suoi genitori, e da quel momento in poi a lui /lei stesso. Con gli anni questo sostegno finanziario
non cesserà ma aumenterà ancora di più. Nella misura in cui ogni sistema aristocratico ha la sua gerarchia, allora anche NN deve avere alcuni livelli di divisione e (finché in futuro gli stessi aristocratici non decideranno per qualcosa di meglio) noi proponiamo il nome lavorativo
nuovaristi dal terzo al primo rango (ciò che suona abbastanza bene in tutte le lingue occidentali). Più precisamente: fino a 21 anni si parlerà dei futuri nuovaristi e essi saranno assicurati con un solo SMM; dopo la dichiarazione ufficiale dei giovani nuovaristi di terzo rango il loro sostegno aumenterà fino a 2 SMM; successivamente, quando raggiungeranno il secondo rango, essi riceveranno 3 SMM; e per il primo rango -- 4 SMM. A quali condizioni e quando avverrà l'innalzamento nella scala aristocratica (e anche se ci saranno cambiamenti negli cifre proposti) lo decideranno solo i nuovaristi, dove per il momento noi proponiamo che la prima elevazione al secondo rango avvenga non prima del età di 40 anni e dal requisito di almeno 10 anni di servizio nelle istituzioni democratiche dominanti, e per il primo grado -- almeno 55 anni compiuti e 20 anni di servizio in queste strutture, dove è ammessa anche l'esistenza della clausola "per meriti speciali". Questo, che deve essere risolto ora, sono solo i limiti e noi fissiamo come limite inferiore 2 SMM (1 per quelli futuri) e come limite massimo -- 5 SMM, che non devono mai essere superati. Sottolineiamo, però, che qui si tratta di una sorta di
pensione per ogni nuovaristo tra 1 e 5 SMM, ma non limita i loro redditi!
E così, viene fatto tutto il possibile per risparmiare ai nuovi aristocratici qualunque preoccupazione per il loro sostentamento, per una casa dignitosa, per la carriera professionale o il rispetto degli altri, supponendo che essi, lasciati fare ciò che desiderano, faranno ciò che sono in grado di fare meglio! Ma dopo aver terminato la loro educazione nessuno richiede da loro alcun lavoro a beneficio della società, ed essi possono condurre lo stile di vita di tutti gli aristocratici del mondo. Alcuni di loro potrebbero diventare scienziati, alcun altri sportivi, terzi cacciatori o esploratori, potrebbero esserci artigiani, se è quello che essi sanno fare meglio, oppure medici, cosmonauti, uomini d'affari, pop star, eccetera. Naturalmente si suppone che circa 1/4 di loro si dedicheranno ad attività sociali (almeno dopo aver raggiunto una certa età), se non per altri motivi allora perché essi sono comunque sempre sotto gli occhi del pubblico come parte dell'alta vita, così che nel prossimo capitolo noi daremo uno sguardo a
4. La partecipazione dei nuovaristi al governo dello Stato.
Per quanto noi dell'ONN pensiamo che i nuovaristi debbano far
parte delle istituzioni governative noi proponiamo, invece di formare Camere separate o istituzioni speciali e dopo di stabilire come essi interagiranno con quelle esistenti, da prevedere per l'ONN solo una
quota in ciascuno degli istanze governative, e cioè: nei Comuni, nel Parlamento, e nell'Autorità Giudiziarie, dove tale quota è
sempre 1/3 del numero intero (con precisione dell'arrotondamento)! Ma questo numero deve essere inteso come
massimo, dove NN dichiara un mese prima delle elezioni corrispondenti quanti posti esattamente saranno occupati dalla nomenclatura, e se essa non riesce a riempire tutta la sua quota allora i seggi rimasti vengono aggiunti a quelli scelti dal metodo democratico comune. L'importante è che più della sua quota NN non può prendere
in termini di nomenclatura, ma nessuno vieta a chiunque nuovaristo di essere eletto anche come rappresentante di un dato potere politico nel modo democratico standard, perché non ci sono ragioni per prendere la partecipazione a NN per qualche
privazione dei diritti democratici comuni. Nelle elezioni presidenziali, ovviamente, non possiamo fissare una quota ed è per questo che noi proponiamo che NN vi partecipa come potenza politica ordinaria e presenta la propria coppia di candidati.
A differenza della maggior parte delle istituzioni democratiche, però, noi non siamo affetti da
mania di populismo e, quando per i posti occupati non è richiesta una speciale educazione (democratica, forse?), noi pensiamo che debbano esserci almeno alcune limitazioni razionali per età, come garanzia dell'esperienza di vita accumulata, perché il management, in fondo, non è come lo sport, le scienze, o l'attività riproduttiva (leggete, sessuale), dove i risultati più alti vengono raggiunti spesso prima della metà del percorso della vita umana (cioè fino a 35-40 anni), ma
esattamente in contrario! Per questo motivo noi richiediamo come
prerequisito aggiuntivo per l'occupazione dei seggi della nomenclatura anche i seguenti limiti di età (superiore ed inferiore): da 30 a 50 anni -- per i Comuni; da 40 a 60 anni -- per il Parlamento e i Magistrati eletti; e da 50 a 70 anni -- per il Presidente (anche per il Procuratore Capo e alcune altre significative posizioni-chiave). Questi sono intervalli sufficientemente ampi per far carriera in ciascuna delle istituzioni dirigenti elencate, che presuppongono una certa continuità naturale negli posti occupati, e allo stesso tempo, vietando l'attività politica prima dei 30 anni di età, danno a ciascuno dei nuovaristi la possibilità, se lui (o lei) ha le capacità necessarie, esprimersi in qualche altra attività specifica (tale, per la quale l'educazione
è richiesta), e se lui non riesce a trovare tale area, o ha già raggiunto la sua soglia in quella prescelta, oppure accumula abbastanza esperienza di vita e percepisce che il governo sociale è la sua vocazione, o quando, alla fine, con il raggiungimento della mezza età e il suo graduale raffreddamento verso azioni giovanili veloci e sconsiderate lui arriva ad una visione media (per il suo Paese) e comprensione della vita, solo allora rivolgere lo sguardo alla politica.
Dopo aver spiegato le quote precise e i limiti di età, è ora il momento di rivedere i tempi di riproduzione della Nuova Nomenclatura, che noi abbiamo accettato essere compresa tra 1/4 e 1/2 del Parlamento ogni anno. Ora, se noi prendiamo un valore medio uguale a 1/3 del Parlamento, e ci ricordiamo che la quota di NN al Parlamento è 1/3, otterremo che ogni anno avremo la riproduzione di tutta la quota quadriennale, ma se noi consideriamo che solo 1/4 dei nuovaristi si occuperà di politica nelle date età, allora riusciremo ad avere per un mandato esattamente il numero necessario. Se poi noi accettiamo che gli aristocratici (come anche gli altri Rappresentanti del popolo) restano in media per 2-3 mandati, arriveremo ad una copertura da doppia a tripla, ciò che (a nostro avviso) costituisce la competizione ideale. Ricordiamolo che nei paesi con una vera aristocrazia non più di (presumibilmente) 1/10 degli aristocratici si occupa di politica, ma nel nostro caso di tale strato appositamente formato è possibile aspettarsi che questa parte cresca più in alto. In ogni caso, la riproduzione del NN (nei limiti prefissati) sarà nelle mani della nomenclatura stessa, cosa che per l'aristocrazia tradizionale non è ancora raggiunta da nessuna parte (ed è molto difficile, per non dire impossibile, da raggiungere questo).
5. Sostegno dell'istituzione della Nuova Nomenclatura
Il sostegno finanziario della nuova istituzione nazionale dovrà essere organizzato tramite l'avviamento di una Fondazione "Nuova Nomenclatura" che sarà riempita inizialmente (e quando necessario) dal bilancio dello Stato, da vari enti di beneficenza, e da persone privati (possiamo essere certi che tali si mostreranno), così come dagli stessi nuovaristi. Poiché ogni membro della Nuova Nomenclatura non può trasmettere parte della sua fattoria o azienda ai suoi futuri discendenti della nomenclatura per linea genetica, non gli resta altro che lasciare la sua eredità a questa Fondazione. E qui non si tratta di alcuni piccoli beni, mobili, abitazione privata o appartamento, automobili, ecc., che vengono lasciati alla famiglia secondo le leggi vigenti nel Paese, ma di valori reali, che un aristocratico può accumulare per anni della sua attività (presumibilmente) altamente retribuita. In ogni caso, noi proponiamo nel codice morale dei nuovaristi di figurare anche la donazione in eredità di ogni possedimento più consistente all'istituzione stessa, alla quale egli, di fatto, è obbligato per ciò che è stato (insieme alla sua fortuna, ovviamente). Inoltre noi proponiamo che ogni reddito che supera un limite, ad esempio, di 10 SMM (non ci sono limitazioni legali su quanto tale persona può guadagnare in un mese, ma solo su quanto alta può essere la sua pensione aristocratica) noi proponiamo che venga
trasferito volontariamente da lui alla Fondazione, per poter raggiungere dopo qualche tempo il suo completo auto-sostentamento.
Prima che la Fondazione, però, accumula beni sufficienti si devono costituire locali per l'educazione, mezzi per attività sportive, per ricreazione, di trasporto, ecc., ecc., che non possano "cadere dal cielo". Ma anche nel caso più sfavorevole per la popolazione (se tutto cadesse sulle loro spalle), tenendo presente che ogni anno per il nostro Paese verranno scelti solo 100 futuri nuovaristi, si può aspettare che appena dopo 50 anni il loro numero raggiungerà 5,000 persone, quindi che anche se fino ad allora non si riuscirà a raggiungere il pieno auto-sostentamento (cosa praticamente impossibile), il loro numero raggiungerà circa 1/1,000 della popolazione in età lavorativa (circa 5 milioni), o ogni bulgaro "porterà sulle spalle" solo un bambino su mille, più o meno, il che è veramente comico come carico aggiuntivo, dove i vantaggi della Nuova Nomenclatura sono immensi!
Ma noi non invano abbiamo menzionato non molto tempo prima il numero dei 50 anni, perché trascorso questo tempo dalla scelta del primo futuro nuovaristo si dovrà tenere, chiamiamola,
Grande Congregazione della Nuova Nomenclatura, sulla quale saranno eventualmente corrette le cifre di crescita (ma sicuramente nei limiti consentiti), verrà cambiato, forse, il nome stesso nuovaristi, e verranno esaminate le questioni con il sostegno finanziario della Fondazione. Allora, sosteniamo noi della ONN, bisognerà approvare anche qualche Codice Morale dei nuovaristi. Allora,
ma non prima, la decisione della NN passerà realmente nelle sue mani, perché solo allora si potrà supporre che la Nuova Nomenclatura, avendo già preso parte per circa 10 anni al governo del Paese (il Parlamento) e per circa 20 anni nei Consigli Comunali, avrà finalmente raggiunto la sua maturità.
6. In conclusione
del nostro Manifesto dell'Offensiva della Nuova Nomenclatura bisogna sottolineare che la principale modificazione delle leggi, per poter dopo qualche tempo essere in grado di creare la nostra propria aristocrazia di tipo veramente nuovo, consiste nello stabilimento della quota di nomenclatura di 1/3 dalle future istituzioni governative, che deve essere riempita solo allora, quando per ragioni di età ciò diventerà possibile. Insieme a ciò, ovviamente, dovranno essere risolte anche le questioni finanziarie con la fondazione e il primo sostentamento della Fondazione "Nuova Nomenclatura", che, sicuramente, non porrà difficoltà, dove le emozioni per il pubblico inizieranno subito e la fiducia nella decisione scientifica (e, più in generale, nella selezione nella società) riverserà un nuovo ruscello nel nostro governo democratico! Per non parlare del contributo mondiale della nostra piccola nazione a tutti i paesi che, per qualsiasi motivo, sono riusciti a distruggere la loro aristocrazia, o per i quali ancora non siano maturate adeguate economiche e di altro tipo condizioni per la sua costruzione.
Alla comprensione scientifica del concetto dei quadri della nomenclatura, come appositamente coltivati e allevati, scelti dal destino e protetti dalla nazione, competenti governanti del popolo!
Verso una nuova e più piena democratizzazione della società attraverso il riconoscimento ufficiale del
diritto di ogni cittadino a diventare un aristocratico di nuovo tipo!
Avanti alla futura Offensiva della Nuova Nomenclatura!
FINE DI QUESTA PARTE